«Tra roghi tossici e campi rom, noi cittadini di serie B»
«Gianturco e Sant`Erasmo, terra di nessuno». Questo si leggeva sullo striscione portato a mano dai cittadini che, ieri mattina, hanno partecipato alla marcia di protesta per denunciare il degrado dell`area industriale cittadina. n corteo, organizzato dai residenti riuniti m due Comitati civici è partito alle nove da due punti diversi, in via Gianturco e via Brecce Sant`Erasmo, per ricongiungersi a via Galileo Ferraris e concludersi in un sit-in davanti alla sede della IVMunicipalità. «Viviamo nel degrado e nell`abbandono più completo, il nostro territorio è costellato di discariche a cielo aperto, campi rom dove quotidianamente ci sono roghi tossici e le strade sono immerse nell`immondizia, con le buche e senza caditoie e tombini che vengono divelti lasciando voragini su marciapiedi e strade» denuncia Elena Schiattarella, una delle manifestanti che mantiene un li- La diffida Abbiamo denunciato Comune e Asia per la sporcizia dell`area bricino in mano. «È la costituzionecontinua la donna- l`articolo 2 sancisce e garantisce l`inviolabilità del diritto umano e invece qui viviamo in condizioni disumane sia noi abitanti che chi vive nei campi Rom». «Si tratta di garantire la dignità umana e i diritti elementari del vivere civile in un quartiere abbandonato dalle istituzioni- spiega Enzo Morta, consigliere municipale che ha marciato coi cittadini- su molte strade l`immondizia non viene affatto ritirata e nel quartiere ci sono aree che rappresentano vere e proprie bombe ecologiche». La condizione denunciata dai cittadini di serie B, così come si sono autoproclamati durante il corteo, non riguarda esclusivamente il degrado e l`abbandono dell`area compresa tra Gianturco e via Marina ma anche i furti che si ripetono quotidianamente e il coprifuoco che cala nel quartiere con l`imbrunire. «Rubano vestiti dai balconi, rubano l`acqua dalle condutture esteme dei palazzi e rubano anche pneumatici dalle automobili- dice una mamma con la bimba al seguito- abbiamo denunciato la nostra condizione e persino inviato una diffida al Comune di Napoli e all`Asia per il mancato spazzamento dei nostri quartieri, lasdati nel degrado ma nulla è cambiato». «Paghiamo le tasse anche per i rifiuti eppure siamo immersi nell` immondizia» dicono Gina e Guglielmo Troceno, con i loro 73 e 84 anni, la coppia più anziana del corteo. «Abbiamo chiesto un incontro al Sindaco per le gravi problematiche del nostro territorio- afferma Armando Coppola, presidente dellaIV municipalità che ha marciato coi cittadini sostenendo la loro protesta- si tratta di urgenze e se entro dieci giorni non saremo ricevuti marceremo fino a sotto San Giacomo, De Magistris ha fatto le piste ciclabili ma queste strade sono da terzo mondo».