La Regione, l`iniziativa Via libera sulle risorse dal ministro Barca. L`intervento coinvolgerà anche Arpac Multiservizi e Sma

«Astir, patto da 170 milioni ma serve la Cig»

8 febbraio 2013 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Un piano da 170 milioni di euro per salvare dal baratro il comparto ambiente. Lo lancia la Regione, che risponde così al pressing messo in campo dai sindacati e dai lavoratori di Astir e Arpac Multiservizi (per i cui stipendi si spendono ogni anno circa 25 milioni). La rivoluzione, in cantiere da tempo, è scattata in queste ore, quando è arrivato l`ultimo via libera all`operazione concordata dal governatore Stefano Caldoro e dall`assessore Giovanni Romano con il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca: circa 92 milioni sono stati recuperati con il Fondo per lo sviluppo e la coesione e con il Piano di azione coesione; la restante quota è un tesoretto di 80 milioni (fondi Por) relativo alle bonifiche e ai parchi che potrebbe essere in parte utilizzato per questo progetto. Per decollare il piano necessita però di una fase di transizione hi cui il reddito deilavoratori verrebbe garantito conl`impiego degli ammortizzatori sociali. Poi, a partire dalmese di giugno, diventerà operativa la nuova società Campania Ambiente, interamente controllata dalla Regione, che assumerà progressivamente i circa 700 dipendenti di Astir eArpac Multiservizi (in liquidazione). Nel percorso tracciato da Caldoro e Romano rientrerà anche Sma, altra società (quasi 700 unità in organico) con i conti in rosso che ha tuttavia già adottato misure finalizzate al risanamento, mentre per Jacorossi - assicurano da Palazzo Santa Lucia - resta aperto il tavolo nazionale. Intanto silavora per pagare al personale almeno una parte degli stipendi arretrati, come chiesto dalle parti sociali e dal consigliere regionale del Pd Antonio Marciano: «Solo se sarà fatto questo primo passo si potrà ragionare con maggiore serenità sul futuro della newco», ha chiarito quest`ultimo. Perii governatore si tratta dell`unica strada possibile, «finalizzata alla tutela di tutti i livelli occupazionali anche facendo ricorso agli strumenti previsti dalla legge come l`esodo incentivato». La sfida, spiega Caldoro, è «voltare pagina rispetto al passato quando, in modo irresponsabi- le, sono stati costruiti contenitori con centinaia dilavoratori senza alcuna prospettiva e senza coperture in bilancio. In pratica queste aziende sono servite solo a pagare gli stipendi individuando, a seconda delle circostanze e delle opportunità, attività improvvisate». D`ora in avanti invece, annuncia l`ex ministro socialista, «esiste una prospettiva di ampio respiro in grado di fornire ai dipendenti, nell`arco di tre anni, quelle certezze che non hanno mai avuto». A questo punto però, è l`appello del presidente della giunta campana, «servirà la collaborazione dei sindacati per sigiare un`intesa che pre veda, per un periodo di tempo limitato, il ricorso a cassa integrazione in deroga, contratti di solidarietà e incentivi all`esodo allo scopo di ridurre, dove possibile, il personale». In parallelo partiranno i percorsi di formazione mirata per il reinserimento dei lavoratori: «Basta con clientele e carrozzoni - tuona Romano - Noi voltiamo decisamente pagina. L`obiettivo, allora, ècoprire la metà delle spese di gestione affidando a CampaniaAmbiente servizi sottoposti a tariffe ed oggi esercitati dagli enti locali, come i controlli sulla qualità delle acque e quelli sulle centrali termiche private e pubbliche, e l`altra metà con progetti mirati che verranno finanziati dalla Regione». Ciò, aggiunge l`assessore, sarà possibile «per effetto di azioni intraprese a inizio legislatura come il blocco totale del tum over, che ha permesso di contenere i danni e di mettere fine a pratiche sbagliate del passato. Fondamentale è stata inoltre la decisione del Tribunale di Napoli che ha salvato l`Astir dal fallimento in quanto società interamente controllata dalla Regione».

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