Tumori e rifiuti, i medici per l`ambiente riferiscono a Roma

6 febbraio 2013 - Luca Marconi
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Su iniziativa del ministro Renato Balduzzi si è tenuto ieri presso il ministero della Salute un incontro tecnico dei vertici dell`associazione Isde Medici per l`Ambiente della Campania (Gaetano Rivezzi, Giuseppe Cornelia e Antonio Martella) con i direttori generali della Sicurezza Alimentare ed i gruppi di ricerca scientifica facenti capo all`Istituto Superiore di Sanità. L`incontro sollecitato dallo stesso ministro - subito dopo la recente visita nella cosiddetta "Terra dei Fuochi" aveva lo scopo di accogliere le osservazioni sollevate dallisde Campania già ad Aversa, durante il primo incontro pubblico con Balduzzi, quando fu negata una correlazione tra l`accertato disastro ambientale campano e l`incremento abnorme delle malattie nella regione, o quando, in altre parole, ad una seria indagine sul cosiddetto nesso di causalità tra tumori e rifiuti (soprattutto speciali e smaltiti illegalmente), argomento oggetto di feroce polemica in seno alla stessa comunità della ricerca scientifica, si preferì addebitare il record delle patologie gravi alla «obesità» ed ai cattivi stili di vita dei campani. Invece a Roma sono state unanimamente accolte, in particolare, le proposte di uno studio di biomonitoraggio sui vigili del fuoco (analisi del sangue sugli uomini a diretto contatto coi roghi dei rifiuti) e di uno studio sulla sicurezza alimentare nelle zone colpite da grave inquinamento ambientale riconosciuto, a cominciare dal Giuglianese gravato dalla pericolosissima discarica Resit, circondata tutt`ora da colture attive. Al primo incontro ne seguiranno altri «per la definizione tecnica, questa volta secondo parametri scientifici intemazionalmente riconosciuti, dell`emergenza ambientale e sanitaria campana», spiegano i medici dell`Isde: si punta a rendere più omogenea l`esposizione dei dati sulle malattìe ed a verificare il «centrale» nesso di causalità con l`avvelenamento dell`ex Campania Felix. All`unisono, inoltre, Medici per l`Ambiente e tecnici del ministero ritengono necessario un maggiore coinvolgimento delle autorità della Regione Campania sia in termini di impegno — lo sforzo degli enti locali sull`inquinamento da diossine nel caso Caffaro-Brescia non si è visto, invece, sull`analoga situazione di Acerra — che nel prestare maggiore ascolto alle componenti locali. Invece, se è di lunedì scorso l`ok ufficiale del governatore Caldoro all`avvio del Registro Tumori, questo preziosissimo strumento di tutela degli abitanti campani (anche in tribunale) vede esclusi da una qualsiasi forma di partecipazione al lavoro di analisi e comunicazione dei dati proprio i medici dell`Isde in prima linea sull`ambiente anche da ex consulenti per le Pro cure - ieri ascoltati a Roma, o l`istituto per i tumori Pascale. Perché la Resit e il Giuglianese: qui non c`è inibizione alla coltivazione, dopo l`8 gennaio sono stati avviati controlli da parte dei Nas già sui prodotti caseari dell`agro-nocerino, ora tocca all`ortofrutta della "Terra dei Fuochi". «La preoccupazione comune - dice la delegazione Isde - è che in Campania c`è ancora una assoluta mancanza di controllo sul corretto smaltimento dei rifiuti, più che urbani, industriali, e questo pone in pericolo i prodotti agroalimentari e la salute pubblica». «Soddisfazione e speranza» da parte dei Medici per l`Ambiente: «Che possa essere il primo segnale di una inversione di tendenza».

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