I Bros fermano la differenziata, tensione con la Municipalità
«Non hanno un nome e non è un`associazione. Un giorno si è presentato da noi un gruppo di volontari di guardie ambientali, offrendosi di coadiuvare a titolo gratuito gli operatori dell`Asia e la polizia municipale nell`ambito del progetto Municipalità pulita». Giuliana Di Samo, presidente della municipalità di Stella San Carlo all`Arena risponde così alle polemiche sollevate dai disoccupati Bros in merito alla «mancata trasparenza» che vi sarebbe stata nel selezionare e reclutare personale per il progetto Municipalità pulita, partito il 22 gennaio. Ieri, dopo un primo blitz di venerdì scorso, i senza lavoro hanno occupato la stanza della presidente conl`obiettivo difarinten-ompere il servizio di pulizia e raccolta differenziata che i cosiddetti volontari stanno effettuando tra le strade della municipalità senza avere titoli. Secondo i portavoce del movimento, «il progetto ideato dal Comune in quattro municipalità (oltre a Stella San Carlo, Scampia, Bagnoli e Ponticelli non ancora partite) prevede l`impiego di 50 figure professionali. I precari Bros sono stati formati dalla Regione per svolgere mansioni nell`ambito di raccolta differenziata, vigilanza ambientale, bonifica delle coste ed altri settori. Ma alla formazione e alla work experience non è seguito finora nessuno sbocco occupazionale. A sorpresa ci ritroviamo ad essere stati esclusi da un progetto come "Municipalità pulita", dove invece sono stati assunti presunti volontari, che presumibilmente non hanno ne competenze ne tito li». Da qui il nuovo blitz di ieri mattina, negli uffici di via Lieti a Capodimonte, dove i disoccupati - dopo un serrato "faccia a faccia" con la presidente Di Samo - hanno ottenuto la revoca dell`incarico per le guardie ambientali che hanno prestato servizio gratuitamente dal 22 gennaio scorso. A schierarsi dalla parte dei senza lavoro la commissione Trasparenza del III municipio, che ha chiesto subito di fare chiarezza sulle modalità di reclutamento del personale impiegato nel progetto congiunto di municipalità, Asia e Comune. «Abbiamo chiesto di verificare lo status giuridico di queste guardie ambientali - spiega Sergio Galletto, capogruppo Sel - poiché condividiamo le ragioni dei Bros che rivendicano il diritto di essere inclusi nel progetto avendone le competenze. Chiediamo perciò che venga fatta chiarezza sugli aspetti tecnici. Come possono questi volontari coadiuvare vigili urbani e personale Asia non essendo neanche muniti di un tesserino di riconoscimento, ma solo di una pettorina?». Sulla stessa pagina Facebook della municipalità alla voce "guardie ambientali" si legge, infatti, che "controlleranno il corretto deposito dei rifiuti da parte dei condomini, commercianti e cittadini. Le infrazioni saranno monitorate e saranno multati i trasgressori». Un compito che presuppone, evidentemente, competenze professionali specifiche. «Siamo sempre etichettati negativamente - sentenziano i Bros - eppure stavolta si paventa l`ipotesi che sia stata commessa un`illegalità che noi abbiamo segnalato. Ecco perché vogliamo chiarezza immediata». Secca la replica di Di Sarno: «Non abbiamo interrotto il servizio, ma solo rimosso dall`incarico i volontari. I Bros? Chiedano delucidazioni al Comune. La municipalità non ha voce in capitolo sul tema lavoro. Stiamo lavorando da mesi senza risorse ed abbiamo puntato sul volontariato».