Rifiuti, nuova indagine su Fabozzi
NUOVA tegola sulla testa per il consigliere regionale della Campania Enrico Fabozzi. Ieri il nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di finanza di Caserta ha perquisito i suoi uffici nel Centro direzionale. Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno, già arrestato e scarcerato nell`ambito di un`altra indagine per collusione con il clan dei Casalesi, attualmente sotto processo, risultaiscritto nel registro degli indagati per abuso di ufficio e falso per la nomina dell`ingegnere Antonio Scialdone ad amministratore delegato del Consorzio di Bacino Caserta 3 che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti indiciannovecomunidella provincia di Casería. Scialdone, anch`egli indagato, è testimone nell`ambito del processo a carico del parlamentare del Pdl Nicola Cosentino in corso nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Fabozzi respinge le accuse. «La nomina di Scialdone a direttore generale prò tempore del Consorzio unico di Bacino — dice — è stata effettuata nel pieno rispetto delle norme statutarie». All`epoca dei fatti, Fabozzi era sindaco di Villa Literno e presidente del Consorzio Unico. «Il mio coinvolgimento in questa vicenda — afferma — mi ha sorpreso e mi ha fatto sorridere. Sarebbe stato sufficiente dare un`occhiata alla procedura dinomina perrendersi subito conto che il mio provvedimento seguiva alla lettera tutte le prescrizioni dello statuto del Consorzio Unico».