Discariche abusive, il bluff delle telecamere
Si chiama Sima ed è l`acronimo di sistema integrato per il monitoraggio ambientale. Oltre cento lettori ottici e una miriade di telecamere dotate di potenti zoom azionabili dalla centrale operativa. Alta tecnologia e massima affidabilità con i lettori capaci di leggere targhe di giorno e di notte. Eppure Gli sprechi Rifiuti, spente in provincia le telecamere anti-abusi chi qualche giorno fa ha sversato illecitamente la pedana con i venti fusti tossici nell`area di Boscofangone, nel Nolano, ha attraversato il raggio di azione sia della telecamera che del lettore ottico. Nessuno ha visto o registrato. Ne alla centrale autonoma di Pomigliano d`Arco, ne alle centrali ope rative di carabinieri e polizia. Il sistema, infatti, è fermo per manutenzione. Acerra, Pomigliano, Casalnuovo, Noia, Marigliano, San Paolo Bei Sito i Comuni dove sono installate le telecamere e i letto ri ottici. Un`area all`interno della quale ogni giorno gli sversamenti abusivi si ripetono indisturbati. »
Un sistema realizzato dalla Provincia di Napoli per le forze dell`ordine «allo scopo di monitorare e controllare le aree critiche per l`ordine e la sicurezza pubblica». Si chiama Sima, acronimo di sistema integrato monitoraggio ambientale. Oltre cento lettori ottici e una miriade di telecamere dotate di potenti zoom azionabili dalla centrale operativa. Fondi Pon, una spesa di tré milioni di euro. Alta tecnologia e massima affidabilità con i lettori capaci di leggere targhe di giorno e di notte. Eppure chi qualche giorno fa ha sversato illecitamente la pedana con i venti fùstì tossici nell` area di Bosco fangone, nel Nolano, ha attraversato il raggio di azione sia della telecamera che del lettore ottico. Nessuno ha visto o registrato. Ne alla centrale autonoma di Pomigliano d`Arco, ne alle centrali operative di carabinieri e polizia. Il sistema sarebbe in parte fermo per una questione di manutenzione che dal maggio dello scorso anno è passata in carico ai Comuni sottoscrittori del protocollo d`intesa. Ð Sima, infatti, è stato implementato per i Comuni dell`agro nolano acerrano, grazie a una partnership con il gruppo Finmeccanica, società Selex co munication ed Elsag datamat. «A maggio dello scorso anno abbiamo consegnato gli impianti ai Comuni con le relative schede tecniche con login e password e gli oneri di manutenzione - dice il Comandante della Polizia provinciale Luda Rea, dirigente dell`arealegalità della Provincia - ora se un telecamera in particolare o lettore ottico ha registrato o meno una targa o un veicolo sospetto, il sindaco lo deve chiedere alle forze dell`ordine». Un moderno sistema di videosorveglianza, basato su telecamere intelligenti e lettori ottici, che però non funziona. Dovrebbe consentire alle forze dell`ordine di controllare e monitorare vaste aree del territorio provinciale, in modo da prevenire·il dilagante fenomeno delle discariche abusive e l`illecita combustione di rifiuti. Non solo. Il sistema - se funziona - effettua il controllo degli accessi e la lettura ottica delle targhe dei veicoli, segnalando alle sale operative delle forze dell`ordine, attraverso allarmi acustici e visivi, il transito di veicoli sospetti segnalati in una o più «blacklist». Acerra, Pomigliano, Casalnuovo, Noia, Marigliano, San Paolo Bei Sito i Comuni dove sono installate le telecamere e i lettori ottici. Un`area ampia, all`interno della quale ogni giorno gli sversamenti abusivi si ripetono indisturbati: il risultato è sotto gli occhi di tutti, non c`è piazzolla di superstrada o margine di territorio incolto che non siano trasformati in cloaca a cielo aperto. «Noi abbiamo soltanto due telecamere - fanno sapere dal Comune di Pomigliano d`Arco attraverso l`ufficio stampa - una a Masseria Chiavettìeri e l`altra nei pressi del cimitero, ma non possiamo vedere le immagini». Immagini che non ci sarebbero poiché l`impianto sarebbe fermo per mancanza di manutenzione. Ventimila euro annuo massimo il costo della manutenzione quantificato peri Comuni con il numero maggiore di telecamere. «Nonsappiamochihafirmato il protocollo - dice il dirigente all`ambiente del Comune di Noia Felice Maggio - noi abbiamo delle telecamere a Boscofangone e sap- piamo che la sala operativa è ubicata a Pomigliano d`Arco, ma al Comune ancora non abbiamo pagato alcun onere a nostro carico». Sala operativa che la Provincia starebbe spostando nella sede del distretto nolano della Polizia provinciale. E trattandosi di un sistema integrato basato sulla trasmissione wireless e beg bon che raggnippa 7-8 telecemere, basta che un solo impianto resa spento per interrompere l`intero circuito e annullare la visione. Il sistema, oltre a permettere il monitoraggio del territorio in tempo reale, effettua il controllo degli accessi e la lettura ottica delle targhe dei veicoli, segnalando alle sa le operative delle forze dell`ordine, attraverso allarmi acustici e visivi, il transito di veicoli sospetti segnalati in una o più «blacklist». Intanto però, chi ha sversato a Boscofangone per il momento l`ha fatta franca.