L' EMERGENZA DE MAGISTRIS : « INCENERITORE? IO SONO IDEOLOGICAMENTE CONTRO»

«Rifiuti, 2 impianti entro fine mandato»

15 gennaio 2013
Fonte: Giornale di Napoli

L`EMERGENZA «Rifiuti, 2 impianti entro fine mandato» «Bisogna recidere completamente il legame fra la camorra e la pubblica amministrazione. Uno dei primi atti della nostra giunta, infatti, è stato quello di tagliare i subappalti e, ovviamente, proseguiremo su questa linea, perché nella gestione dei rifiuti bisogna puntare sul pubblico: la camorra si è infatti inserita soprattutto nelle intermediazioni privatistiche nella gestione dei rifiuti». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in una intervista a Teleclub Italia. «Poi bisogna compiere scelte virtuose che hanno bisogno di tempo, in particolare quando le risorse non ci sono, e penso alla raccolta differenziata porta a porta, al riciclo e al riuso, all`impiantistica moderna e non inquinante. Per questo ho preso l`impegno di realizzare in città, entro la fine del mandato, almeno due impianti di compostaggio. Ed è folle chi ha pensato di realizzare un inceneritore a Napoli, dopo le vicende dell`Uva e dell`ex Italsider e dopo la lunga storia di inquinamento ambientale del nostro territorio. E poi c`è bisogno di denunciare e indagare, di investigare fino in fondo, anni e anni di sversamenti illeciti di rifiuti che, soprattutto provenienti dal nord Italia, sono stati scaricati nelle province di Napoli e Caserta, nelle zone tra Scampia e Mugnano, tra Pianura e Quarto». Mentre sull`inceneritore a Napoli, de Magistris ha affermato: «Io sono ideologicamente contrario all`inceneritore. Credo, inoltre, che proprio con i fatti possiamo dimostrarne l`inutilità, dimostrare che non ce ne è bisogno alcuno, nel momento in cui si investe nell`estensione della differenziata porta a porta e negli impianti di compostaggio. Napoli nonostante il ritardo dei finanziamenti del governo, sta comunque spingendo sulla differenziata porta a porta, tanto che per marzo arriveremo a coinvolgere oltre 400 mila cittadini, cosicché Napoli sarà la città col maggior numero di cittadini interessati». «Chi ha ruoli di responsabilità nelle istituzioni e nella politica deve affermare la verità. La verità è molto semplice su questo tema: esiste un nesso di causalità provato tra le ecomane e le varie patologie riscontrate sul nostro territorio. Non è un caso che tra i primi obiettivi in materia di prevenzione sanitaria che abbiamo adottato, c`è stato quello di colmare una lacuna legislativa e istituire un osservatorio oncologico relativo alla città di Napoli. Anche la Regione, successivamente, ha colmato la stessa lacuna nazionale e ha istituito, con una legge regionale, l`osservatorio», afferma il primo cittadino. Secondo il sindaco, «dal punto di vista scientifico dobbiamo avere un monitoraggio completo della situazione di Napoli, della Provincia e della Regione riguardo il rapporto tra crimini ambientali e salute. È assurdo negare che non ci sia nesso di causalità tra la `terra dei fuochi, le discariche illegali, gli inceneritori e alcune patologie, anche molto gravi, riscontrate nella popolazione. L`ammissione di questa verità, del resto, chiamerebbe una conseguente assunzione di responsabilità da parte del governo: quella di investire risorse ingenti nella bonifica delle aree contaminate da anni e anni di traffici illeciti di rifiuti, di malagestione e malapolitica, di affari sporchi in cui la camorra, colludendo con pezzi della politica e delle istituzioni e dell`impresa, ha lucrato sulla salute dei cittadini».

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