Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge che proroga il regime speciale

Rifiuti, lo smaltimento alle Province ancora per 6 mesi poi tocca ai Comuni

12 gennaio 2013 - Anna Laura De Rosa
Fonte: Repubblica Napoli

RIFIUTI, rimandato al 30 giugno il passaggio della gestione dell' intero ciclo dalle Province ai Comuni. Il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri proroga di 6 mesi il regime speciale della Campania «per evitare che il passaggio al regime ordinario (previsto dal 1 gennaio 2013) aggravi le criticità esistenti o ne crei di nuove», spiegano da Palazzo Chigi. Le Province continueranno a occuparsi di trattamento e smaltimento dei rifiuti; i municipi provvederanno invecea raccolta, spazzamento e trasporto, come previsto dal piano del 2010. Il decreto allenta inoltre le restrizioni sullo smaltimento: slitta di un anno il divieto di smaltire in discarica rifiuti con potere calorifico inferiore che supera 13 mila KiloJoule per chilogrammo «per consentire la gestione in discarica di questa diffusa tipologia di rifiuti nel rispetto delle meno severe norme europee». Il provvedimento consentirebbe di svuotare l' Icm di Ponticelli (7 mila tonnellate) senza ricorrere al termovalorizzatore. Ancora non si riesce però a trovare una discarica disponibile fuori regione. «La proroga rinvia solo una nuova emergenza» afferma Antonio Gallozzi, direttore Legambiente Campania che chiede di investire nella differenziata. Il governo inoltre ha nominato per le aree inquinate di Giugliano e dei laghetti di Castel Volturno (siti di interesse nazionale), due commissari: sostituiranno quelli della Protezione civile che finora hanno gestito l' emergenza ambientale, prorogata fino al 31 dicembre «per assicurare la continuità di operazioni necessarie per la sicurezza ambientale in territori colpiti dallo scioglimento dei consigli comunali». A Giugliano è in corso la caratterizzazione di sei milioni di ecoballe ancora da smaltire, per stabilire il tipo di termovalorizzatore da realizzare. «Lo schema della legge regionale per passare la gestione ai Comuni è pronto - dice l' assessore all' Ambiente Giovanni Romano L' approvazione entro febbraio, marzo se ci saranno ritardi per le elezioni». La legge individua gli Ato, ambiti territoriali ambientali che nella provincia di Napoli dovrebbero essere molto ampi, visto il numero e la grandezza degli impianti. Da giugno i Comuni decideranno le modalità per lo smaltimento dei rifiuti ma dovranno anche sostenerne i costi. La Campania produce, in media, circa 7200 tonnellate di spazzatura al giorno: gran parte dei rifiuti della provincia di Napoli va fuori regione. Stando alla Sapna per i trasferimenti si sono spesi circa 100 milioni. A giugno i lavoratori del Consorzio di bacino dovrebbero essere in parte assorbiti dai Comuni. La Tarsu diventerà Tares,e sulla nuova tassa graverà il costo dei servizi e dei 2168 dipendenti delle articolazioni di Napoli e Caserta (5 milioni al mese). L' Asìa ha già assorbito i lavoratori dell' ex bacino 5. A Fuorigrotta intanto è spuntato uno striscione di protesta: "AAA spazzini cercasi". Da alcune settimane forse a causa dei tagli alla spesa, l' amministrazione ha ridotto la pulizia ordinaria. Cumulia Fuorigrotta, viale Augusto e piazzale Tecchio.

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