«Rifiuti e tumori, al ministro consegnate indagini sbagliate»
NAPOLI — «C`è un fatto certo e da questo bisogna partire. Nel 1988 in Campania si moriva di tumore meno che m Italia. Nel 2008, lo certificano i dati Istat, le province di Napoli e Caserta si sono riallineate alla media nazionale. Le altre tré hanno mantenuto il vantaggio di 20 anni fa». Giuseppe Cornelia, primario emerito di oncologia al Pascale e referente per la provincia di Napoli dei Medid per l`ambiente, interviene sul dibattito relativo alla presunta relazione tra tumori e rifiuti in Campania. Terna caldissimo, come dimostrano le contestazioni di martedì al ministro Balduzzi. Reo, secondo chi lo ha criticato, di avere minimizzato l`incidenza negativa della aisi ambientale sulle patologie oncologiche. I numeri dell`Istat sono allarmanti. Come si può sostenere, però, che sia tutta colpa dei rifiuti? Su quali dati? «Ad oggi — dice Cornelia — le istituzioni non hanno realizzato alcuno studio scientificamente valido per approfondire la questione. A fronte di dati preoccupanti - quelli Istat - sono assenti. La relazione presentata ad Aversa si basa su due indagini pregresse. Una incompleta e l`altra scientificamente poco valida». A cosa fa riferimento? «Il primo studio, relativo al 2008, classifica i Comuni campani in base alla presenza di sversatoi e alla incidenza di malformazioni e patologie oncologiche. Sarebbe stato necessario svilupparlo ed ampliarlo, ma non si è fatto». L`altra indagine qual è? «Sebiorec: ricerca di diossine e metalli pesanti nel sangue e nel latte delle puerpere in provincia di Napoli e Caserta. Un milione di euro sprecati». Perché? «Sono stati prelevati — risponde Cornelia — campioni da 800 pazienti, ma le analisi sono state condotte sui pool. Ogni analisi è stata fatta su provette ottenute mettendo insieme latte e sangue di dieci persone. Va bene per gli animali, non per gli esseri umani. Si aggiunga la questione del registro tumori che non c`è e si capirà bene perché dico che, ad oggi, nessuno studio scientifico serio, da parte delle istituzioni, ha scandagliato la problematica dell`aumento della mortalità per tumore nel napoletano e nel casertano». Il governatore Caldoro ha recepito con decreto la legge sul registro tumori varata dal Consiglio regionale. «Ð decreto — spiega — modifica la legge in alcuni punti qualificanti ed essenziali. Elimina dal comitato tecnico scientifico i presidenti delle Asl e, soprattutto, attribuisce compiti gestionali non al Pascale, come stabiliva la prima versione varata dal consiglio, ma all`assessorato alla Sanità. Insomma, si svuota il senso stesso del registro. In ogni caso, se si partisse oggi, occorrerebbero dnque anni per realizzarlo». Intanto pare che il ministro Balduzzi abbia dedso di coinvolgere i Medici per l`ambiente m un nuovo gruppo di studio sulla relazione tra rifiuti e tumori. Accetterete? «Credo di sì. Vogliamo dare un contributo. Vogliamo anche ribadire che il problema vero non sono i rifiuti solidi urbani, ma quelli industriali».