Dossier rifiuti i medici pronti alla protesta
«Il ministro ascolti chi opera sul territorio» Ad Aversa oggi è in programma una conferenza stampa cui partecipa il ministro della salute, Renato Balduzzi, per presentare la relazione finale del gruppo di lavoro sulla «Situazione epidemiológica della regione Campania ed in particolare delle province di Caserta e Napoli (atta esclusa), con riferimento all`incidenza della mortalità per malattìe oncologiche». Ed è protesta, la contestazione annunciata. Nella sala consiliare sono previsti gli interventi di alcuni componenti del gruppo di lavoro composto da esperti del ministero, dell`Istituto superiore di sanità e dei carabinieri del Nas, da luglio scorso impegnati a verificare la connessione tra l`incidenza della mortalità per tumore nell`area in questione e i fattori ambientali, in particolare quelli relativi alla gestione dei rifiuti. «Ma la conferenza stampa è senza pubblico, aperta ai soli giornalisti accreditati» fa notare Gaetano Rivezzi, presidente campano dell`Isde, l`associazione che raggnippa i medid per l`ambiente, da anni m prima linea nel denunciare i rischi (e i danni) perla salute causati anzitutto dagli sversamenti illeciti dei rifiuti. Di qui le polemiche: «Come medici, difensori della salute ambientale, e cittadini di un territorio ufficialmente riconosciuto come gravemente inquinato da smaltimento illecito di rifiuti tossici, abbiamo il diritto di confrontarci con il ministro e il gruppo di lavoro voluto dal dicastero della salute». I professionisti hanno organizzato un piano d`azione in tré mosse. La prima: alcuni medici dell`Isde, con il tasca il tesserino di iscrizione all`ordine dei giornalisti, hanno fatto richiesta di accredito per intervenire alla conferenza stampa. «Non sono un infiltrato - dice il dottore Gennaro Esposito -. Rinvendico il diritto di partecipare, una relazione su argomenti di alto impatto non può non avere contraddittorio, sarebbe stato decisamente più utile organizzare una conferenza di servizi aperta al pubblico». Atto secondo: presidio e volantinaggio davanti all`aula consiliare organizzato dall`Isde, ma con i medici Rivezzi, Esposito, Giuseppe Cornelia, Antonio Martella, Luigi Costanze, sono attesi in piazza anche movimenti politici e gruppi civici, tra cui gli attivisti dei "Comitati fuochi" eie "Mamme vulcaniche". Ultima fase, il tossicologo Antonio Martella ha preparato 12 domandeperilministro, «dariporre in extremis, se le altre mosse dovessero fallire, nell`incontro senza tecnici fissato con la Diocesi, dopo la conferenza stampa, apartire da questo interrogativo: perché i vigili del fuoco delle provin- ce di Napoli e Casata, esposti professionalmente da oltre 30 anni a non meno di 5000 roghi tossici l`anno, non hanno mai avuto un monitoraggio biotossicologico individuale, come pure obbligato dalle leggi vigenti?» E per ottenere risposte a tutela della salute pubblica, MarfeUa in una lettera aperta ha anche annunciato azioni legali. L`emergenza per lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici in Campania «è reale. Non stiamo parlando solo di tumori. Il problema però non è nuovo» dice Antonio Giordano, presidente del comitato scientifico del Centro ricerche oncologiche di Merco- gliano e ricercatore di punta allo Sbarro Institute della Temple University di Philadelphia che conclude: «Ora aspettiamo i dati ufficiali del ministero, ma speriamo di capire, soprattutto, come il governo e i tecnici intendano adottare soluzioni».