PERIFERIA EST CASSONETTI STRACOLMI ANCHE SUL CENTRALISSIMO CORSO SAN GIOVANNI. IMMONDIZIA DAVANTI ALLA CHIESA

Barra, i resti di Capodanno tra i rifiuti

EMERGENZA AMBIENTE. L`IRA DEI COMMERCIANTI: «RACCOLTA FERMA DAL PRIMO GENNAIO. SIAMO TORNATI ALLA SITUAZIONE DI DUE ANNI FA»
8 gennaio 2013 - Alfonso Fasano
Fonte: Roma

NAPOLI. Anno nuovo, vita vecchia a Napoli. L`inizio del 2013 riporta alla luce e alla mente momenti bui per tutta la città, che dal giorno alla notte si trova nuovamente immersa nell`emergenza rifiuti. Non siamo ancora ai livelli di due anni fa, ma i cumuli di immondizia che fanno capolino dai cassonetti non sono certo un bello spettacolo e nemmeno preannunciano tempi migliori. Nella periferia Est di Napoli, la situazione si presenta difficile anche sulle strade principali: il centralissimo Corso San Giovanni è purtroppo un susseguirsi continuo di cassonetti straripanti di sacchetti e rifiuti vari, e all`ingresso dei palazzi è possibile trovare anche materassi, televisori e elementi di mobilia in attesa di smaltimento da giorni. Sul ciglio della strada, poi, sono ancora presenti le giacenze di Capodanno, riconoscibilissime per la presenza di incarti di botti, piatti rossi tipici del cenone e avanzi di cibo. Pablo D`Acunzo, gestore di un bar sul Corso San Giovanni, proprio ieri ha pagato l`ultima rata per il servizio di recupero rifiuti, ed è costretto a con dividere la sua attività con un maleodorante cassonetto tracimato sul ciglio della strada, a due passi dall`ingresso del suo negozio: «Facciamo sacrifìci non indifferenti per rispettare le scadenze anche nei momenti di crisi come questo, ho appena pagato, dopo averla dovuta rateizzare, la fattura dell`immondizia per l`anno appena concluso e proseguo la mia attività alimentare a stretto contatto con i rifiuti: la situazione è difficile, da Capodanno ci sono sempre gli stessi rifiuti. Sembra di essere tornati a due anni fa». Se la situazione sul corso principale si presenta subito problematica, non si può certo dire di meglio delle stradine e delle viuzze interne al quartiere, dove i cassonetti abbandonati a sé stessi ormai da giorni si presentano in successione a ritmo serrato, in una condizione di abbandono simile a quella riscontrata nelle altre zone della città. Identico stato delle cose a Barra , dove l`emergenza non risparmia nemmeno piazza Parrocchia, cuore pulsante del quartiere, e piazza de Franchis, sede della sesta municipalità. Soprattutto nello spiazzo antistante alla Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, il cassonetto già straripato e la striscia di rifiuti tutta intorno sono una triste scenografia, con abitanti e commercianti della zona rassegnati ed addirittura sorpresi in positivo dello stato attuale: «L`emergenza rifiuti non è mai finita in questa zona, siamo sommersi tutti i giorni dai rifiuti nonostante un servizio di recupero e smaltimento leggermente migliorato rispetto agli ultimíssimí anni. Oggi abbiamo perfino meno rifiuti degli altri giorni, ma solo perché, essendo lunedì, non sono scesi in strada i venditori ambulanti di frutta e pesce. Nei giorni di normale attività di vendita la situazione è drammatica, i cassonetti non bastano mai». Il triste racconto della sesta municipalità si completa a Ponticelli, dove i roghi di immondizia dei giorni scorsi paiono essere rimasti voci inascoltate: anche in questo quartiere, infatti, abbondano cumuli di rifiuti abbandonati per strada e cassonetti e bidoni tracimanti, con la popolazione che invita le istituzioni ad una maggiore attenzione anche alle zone di periferia, sempre le ultime ad essere bonificate in casi di emergenza come questo.

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