Blitz nella notte L`operazione finisce in video sulla web-Tv del Comune. I proprietari: accuse gravissime, noi non sporchiarmo

I vigili sequestrano il Teatro Posillipo

«Scarichi abusivi in canale naturale e a mare», scattano i siglli
Ipotesi di disastro Nella tarda serata di venerdì l`unità diretta dal tenente del Gaudio conclude gli accertamenti sugli scarichi e sequestra il locale, la pg ipotizza, tra l`altro, pure il disastro ambientale
6 gennaio 2013 - Antonio Scolamiero
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Sigilli al Teatro Posillipo. L`accusa ipotizzata è di quelle gravi: disastro ambientale per uno sversamento abusivo degli scarichi in un canale naturale e in mare. Il provvedimento è stato eseguito ieri mattina dai vigili dell`unità operativa tutela ambientale diretta dal tenente Enrico del Gaudio. Gli agenti sono intervenuti a seguito di un esposto che segnalava l`inquinamento del litorale tra via Posillipo e cala Zafferana, con abbondante fuoriuscita di liquame dalla condotta fluviale. Ultimati i controlli assieme al personale tecnico comunale i vigili hanno riscontrato lo sversamento abusivo e si è reso necessario il sequestro della struttura, scattato nella notte di venerdì. Tutte le fasi del sequestro sono state filmate e tra smesse sulla web tv del Comune. I Verdi Ecologisti, col commissario Francesco Borrelli ed il capogruppo Attanasio, sottolineano che «al Teatro Posillipo si era caratterizzato negli ultimi tempi come un locale emergente e di tendenza nel panorama artistico e sociale napoletano. Nell`apprendere del sequestro non solo siamo sconcertati ma fortemente delusi». La replica della proprietà della struttura non si è fatta attendere. «Ï Teatro Posillipo ha una regolare licenza di immissione in fogna del 2003 che è già stata verificata con una serie di controlli a partire dal 2007, quindi possiamo tranquillamente affermare che non c`è nessun allaccio abusivo ne tantomeno scarico in mare che, oltretutto, dista 2 chilometri dal Teatro. Evidentemente c`è qualcuno che vuo le colpire la nostra attività e utilizza anche accuse infondate per ottenere il proprio scopo». È quanto affermano i proprietari Francesco Sangiovanni e Valerio Trimiterra, che aggiungono: «L`immissione avviene in un condotto fognario consortile che parte molto prima del Teatro, da via Petrarca e prosegue lungo viale Fattorusso per un chilometro e mezzo fino all`arrivo nel collettore comunale di raccolta a livello del mare Rocce Verdi. Questo condotto — proseguono — secondo i rilievi del servizio fognature oggi risulta, probabil- mente dopo recenti eventi atmosferici, essere franato ed interrotto nella parte finale . Noi non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione preventiva ed eravamo nell`impossibilità di accorgercene essendo distante dalla nostra^ attività circa due chilometri. È bene sottolineare che m questo condotto, dopo il Teatro, si immettono una serie di palazzine con circa 100/150 abitazioni che sono, come noi, direttamente ed indirettamente collegate allo stessa condotta accidentalmente rotta . Riteniamo pertanto che le accuse che d vengo no mosse siano di una gravita inaudita non essendo il Teatro Posillipo l`unico eventuale responsabile del danno ambientale paventato. Evidentemente a qualcuno la nostra attività non piace, nonostante dia lavoro a 100 persone e sia una risorsa anche per le attività circostanti. È molto fädle partire da un`attività produttiva sotto i riflettori piuttosto che andare a verificare casa per casa 35 nuclei familiari». E per martedì mattina, il presidente della prima munidpalità Fabio Chiosi, ha indetto una conferenza stampa all`estemo del locale. 

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