Capacchione e quell`uomo dei rifiuti

LA CRONISTA ANTI-CAMORRA IN CORSA INSIEME A PAOLUCCI DI CUI AVEVA SCRITTO. MALE.
5 gennaio 2013 - Enrico Fierro
Fonte: Il Fatto Quotidiano

II Pd in Campania candida Rosaría Capacchione, la giornalista de (/ Mattino diventata simbolo della lotta alla camorra dopo le minacce ricevute dai boss del clan del casalesi, ma c`è un problema: alcune presenze imbarazzanti nelle liste. Rosaría ha scritto tanto di camorra, ma anche della zona grigia raccontando senza veli i legami tra colletti bianchi e boss nel grande business dell`eterna emergenza monnezza, la sua presenza stride fortemente con quella di alcuni soggetti che furono parte integrante del sistema di potere che ruotava attorno all`affaire monnezza. Come nel resto d`Italia, anche in Campania si sono fatte le primarie per conquistare i posti migliori nelle liste per la Camera e il Senato. È stata una lotta ferocissima tra giovani speranze e inossidabili capi elettori, che ha visto il ritorno in campo anche di personaggi da anni fuori dalla contesa politica. Massimo Paolucci è uno di questi. Ex consigliere comunale, Paolucci è stato l`ultimo funzionario del Partito comunista, gli ex militanti ancora lo ricordano al secondo piano del Kremlino di via dei Fiorentini intento a preparare i pacchi di manifesti da consegnare alle sezioni della provincia. La svolta nel 2000 con l`elezione di Antonio Bassolino a governatore della Regione e la nomina a supercommissario per l`emergenza rifiuti. Problemi da far accapponare la pelle, ma anche miliardi di vecchie lire da spendere, appalti da distribuire, personale da assumere. DON ANTONIO pensava alla grande politica e non aveva certo il tempo di occuparsi di discariche, per questo scelse di delegare tutto a dei sub commissari. Uomini di fiducia scelti più sulla base della fedeltà al capo che delle competenze tecnico-scientifiche. Paolucci fu uno dei miracolati. Subcommissario con ufficio a Santa Lucia, una schiera di consulenti e segretarie e un "gettone" annuo di quelli che ti cambiano la vita. Erano gli anni duri dell`emergenza con tonnellate di monnezzaperle strade di Napoli e la camorra che controllava discariche e appalti. Rosalia Capacchione, da giornalista, ha raccontato in un reportage di un anno fa quei giorni della vergogna. Impietoso "l`attacco" dell`articolo. "Il ricordo di quella giornata è il ricordo di una resa. Fu in quei mesi del 2003, quando si cercavano affannosamente fosse e buchi nei quali depositare i rifiuti che si accumulavano nelle strade napoletane, che gli uomini dello Stato incontrarono la camorra. Una riunione ufficiale, con i dirigenti del commissariato di governo. Massimo Paolucci e Giulio Pacchi, che scesero a patti con un gruppetto di imprenditori in odor di mafia che quei buchi avevano disponibili". Insomma, una vera e propria "trattativa" tra pezzi dello Stato e imprenditori della camorra per risolvere l`emergenza rifiuti. A tutti i costi. "Raccontano i contadini - continua l`articolo della Capacchione - che in quei giorni vedevano passare decine di camion pieni di roba puzzolente... li vedevano tutti, nessuno li fermava. Il silenzio fu il prezzo pagato per risolvere il problema...". Il silenzio, ma anche le terre della Campania felix ammorbate da veleni, uccise per sempre. Nessuno dei politici responsabili di quegli anni di scandali e ruberie in Campania è scomparso dalla scena, lo stesso Paolucci, uscito indenne dall`inchiesta sui rifiuti, dopo un periodo di esilio in Emilia è tornato a Napoli per fare politica. Si è candidato alle primarie conquistando un posto di rilievo nella lista per la Camera: 14 con 4025 voti, addirittura prima di Annamaria Carloni, la moglie del suo antico protettore Bassolino. Un imbarazzo non da poco per Rosaría Capacchione, l`autrice dell`articolo sulla "trattativa" tra politica, Stato e camorra, che il Pd sta provvedendo a risolvere. La giornalista non capeggerà la lista nella quale ci sarà Paolucci, il Pd ha deciso di candidarla lontana da Napoli, nella circoscrizione Campania 2. Se ne riparlerà ad elezioni finite, quando la cronista-coraggio siederà sugli stessi scranni del sub-commissario Paolucci. 

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