Radioattività nell´immondizia ad Acerra sì, a Savignano no

18 giugno 2008 - A. C. e P. M.
Fonte: Repubblica Napoli
I due camion portavano a Savignano immondizia innocente. Rifiuti sanitari, ma non radioattivi. Due giorni dopo l´annuncio di Guido Bertolaso da Roma e di Franco Giannini, il generale in tutta mimetica, da Napoli, si registra in controtendenza la dichiarazione di Cosimo Barbato, direttore dell´Arpac di Avellino, l´autorità scientifica di protezione dell´ambiente in Campania. 
«Si è creato un inutile allarmismo. Ci si è fatti spaventare dalla possibile presenza di rifiuti ospedalieri su quei camion». Barbato insiste: «Falso allarme». Deve insistere perché nel Cdr di Pianodardine è forte la tensione: i lavoratori sono preoccupati. Quei due tir carichi di misteri fanno paura. Domanda: le sostanze radioattive ci sono o no, e se ci sono da dove vengono?
Domenica il Commissariato rifiuti moltiplicava annunci ed elogi: a se stesso e ai militari che avevano scoperto e bloccato i due camion. Anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si infilò per sottolineare il blitz dei soldati, proprio in quelle ore candidati alla qualifica di agenti di polizia. Ieri nessun commento dopo le dichiarazioni dell´Arpac. Per ora due certezze: le scorie radioattive sono state trovate, ma non a Savignano e non dai soldati. Isotopi radioattivi "Iodio 131" e "Indio 111" erano a Marcianise l´8 giugno, ad Acerra l´11, il 13 e il 16 giugno, l´ultima scorta è stata scoperta alle ore 13. Tutt´e quattro le volte sono stati i vigili del fuoco a trovarle, perché sono loro a controllare eventuali presenze radioattive nei carichi dei convogli ferroviari per la Germania e suoi "bilici" diretti a Savignano. C´è una squadra di 12 specialisti assegnata al Comando provinciale di Napoli, guidata dall´architetto Rosa D´Eliseo, a svolgere i controlli con relazioni ed apparecchi che i tedeschi considerano affidabili.
Tra le quinte vi è stato qualche disguido. I vigili del fuoco hanno trovato le sostanze radioattive, non hanno informato la Procura ma il Commissariato, ritenendo che non vi fosse "notizia di reato". Il Commissariato ha ricevuto le segnalazioni ma non le ha mai girate alla magistratura. Tutto sarebbe rimasto sotto silenzio, se l´Esercito non avesse bloccato due camion a Savignano. Il sospetto di tracce radioattive è stato subito rilanciato attraverso agenzie di stampa, radio e tg: domenica Bertolaso e Giannini hanno rimarcato la notizia, forse per rassicurare i cittadini di Savignano, per dimostrare l´efficienza dei controlli. Si è invano sgolato il direttore del cantiere, Liberato Imperato, per far rientrare l´allarme: aveva visto cateteri e altro materiale ospedalieri, ma niente di radioattivo. Ha buona esperienza. Fu a sua volta smentito con una nota di Giannini. E l´annuncio di una informativa alla Procura. L´unica che sia stata davvero trasmessa porta la firma del questore di Avellino, Antonio De Jesu, ore 17 di domenica 15 giugno. L´Arpac chiese intanto due giorni per le analisi.
Ieri "Repubblica" ha rivelato la nuova pista: sostanze radioattive sì, ma ad Acerra non a Savignano. Trovate davvero, ma dai vigili del fuoco e non dai soldati. Una lettera di Bertolaso adesso rimette insieme i pezzi, superando gli intuibili attriti fra i dipartimenti dei vigili del fuoco e della protezione civile. «Ritrovamento da parte dei militari del genio e dei vigili del fuoco di sostanze radioattive» con appello a gestire bene rifiuti ospedalieri. C´è chi si fa pagare per smaltirli secondo procedura, e invece li lascia in strada. Su questo ultimo business, indaga la Finanza di iniziativa. Giandomenico Lepore, il procuratore, è stato già informato, condivide la necessità degli accertamenti, aspetta gli esiti.

 

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