L`emergenza ambientale

Rifiuti, 3 milioni per sventare una nuova crisi

Impianti al rallentatore, Stir pieni. La Regione stanzia altri fondi per i trasferimenti
28 dicembre 2012 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Due milioni e ottocento mila euro: li ha stanziati la Regione per evitare à ennesima emergenza rifiuti. L`allarme è scattato qualche giorno prima di Natale quando è stato chiaro che non sarebbe stato possibile svuotare il sito di trasferenza di Napoli e gli Stir utilizzando soltanto i trasferimenti verso Casalduni e si è deciso di potenziare i viaggi verso l`Olanda e verso le altre regioni italiane. La scelta è maturata nel corso di un vertice in prefettura al quale hanno partecipato anche il governatore Caldoro, il sindaco De Magistris e il presidente della Provincia Pentangelo. I rallentamenti nel funzionamento degli Stir (ci sono un carro ponte in disarmo a Giugliano e una pressa sequestrata dalla magistratura a Caivano) e del termovalorizzatore di Acerra (dove una delle linee si è femmata per diversi giorni a dicembre) hanno provocato l`accumulo di «monnezza» nei piazzali dei tritovagliatori e nel sito di trasferenza dell`ex lem di Ponticelli che sta ormai per scoppiare. Per liberarli si porterà il tal quale, cioè la spazzatura non lavorata, in una regione italiana, probabilmente in Liguria. L`Asia ha già organizzato una gara con la formula della manifestazione d`interesse per provvedere ai trasporti. Le buste saranno aperte oggi. La Società provinciale ha invece in mano un contratto con l`Amiu, la società pubblica di Genova, per portare in discarica 5000 tonnellate e potrebbe decidere di utilizzarlo. Ma la Regione finanzierà anche il trasferimento di 10 mila tonnellate di frazione umida e di 10 tonnellate di frazione secca prodotte dai tritovagliatori utilizzando i fondi della legge 1 del 2011 che avrebbe dovuto finanziare le «misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimo nio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa». Operazioni da fare m fretta visto che a febbraio il termovalorizzatore di Acerra si fermerà per due settimane: è prevista la manutenzione della turbina. Poiché i guai non finiscono mai, per metà gennaio è attesa della sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe, dopo una serie di rinvii, bloccare i «monnezza tour» se stabilisse che quelli che escono dagli Stir sono rifiuti urbani e non speciali. I primi, infatti, hanno bisogno del sì delle Regioni che li ricevono per poter essere trasferiti. Un sì che difficilmente arriverebbe. Gli amministratori campani hanno già chiesto all`Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) di riesaminare il parere depositato al Consiglio di Stato: i tecnici sostenevano che quella prodotta dai tritovagliatori è solo monezza. Gli amministratori ritengono che le modi- L`itinerario I sacchetti accumulati nel sito lem saranno smaltiti in discarica a Genova fiche agli Stir permettono ora la stabilizzazione e chiedono, dunque, nuove analisi. Per superare l`ostacolo Regione, Comune e Provincia hanno sperato a lungo in un decreto del governo che evitasse l`autorizzazione delle altre amministrazioni, ma questo non è arrivato. È stata varata, invece, una norma che impedisce di portare in discarica la frazione secca che deve essere utilizzata per il recupero energetico: e questo non fa altro che rendere più difficile la situazione vi sto che abbiamo un solo termovalorizzatore ovviamente insufficiente. Come se non bastasse, bisogna anche mettere in conto la fibrillazione dei lavoratori dei consorzi di bacino che hanno intascato in questi giorni lo stipendio di luglio. I cinque entì dovrebbero essere cancellati il 31 dicembre, ma si spera in una proroga. «Aspettiamo una comunicazione di ora in ora - dice il commissario liquidatore Massimo Iodice - Se non arriverà saremo nel caos. Chiederò alla Regione un incontro immediato». A Napoli i dipendenti del consorzio provvedono alla custodia dei siti dismessi: se gli enti saranno sciolti la Sapna dovrà cercare una soluzione alternativa.

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