Berlusconi si elogia sui nfiuti la "sua" Regione lo smentisce

Romano: "l`Ue ha appena approvato il nostro piano"
20 dicembre 2012 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

«IO il problema rifiuti l`avevo risolto. Poi gU enti locali non hanno fatto nulla». È il clamoroso flashback del Cavaliere. Ieri era toccato all`Imu da cancellare, come fu all`epoca per l`Ici. Oggi ecco Silvio Berlusconi riproporre lo schema dei rifiuti. Cinque anni dopo quel 2008 nel quale entrò a Palazzo Chigi passando per Palazzo Reale, sede della prima effettiva riunione show del suo nuovo governo, convocato a Napoli per togliere la spazzatura da terra. La novità però è clamorosa. Nella sua furia iconoclasta contro i nemici che gli hanno rovinato illavoro, Berlusconi infilza anchelaRegioneelaProvincia.fino a prova contraria rette negli ultimi anni dai suoi uomini, rispettivamente Stefano Caldoro e Luigi Cesaro. «In 58 giorni ripulimmo la regione e la città — dice Berlusconi a "Pomeriggio cinque", rubrica della sua Canale 5 — ho dato indicazioni su dove fare i termovalorizzatori e i depositi, ma Regione, Provincia e Comune non hanno fatto più niente».
Un`accusa che naturalmente colpisce i vertici locali di allora, Antonio Bassolino e Rosa lervolino. Ma di quegli impianti, compreso il termovalorizzatore di Napoli, non si ha tuttora notizia, nonostante la materia sia ormai nelle mani di Caldoro. Il governatore lascia la parola al suo assessore all`Ambiente Giovanni Romano, che non può fare a meno di notare con amarezza che «noi veramente abbiamo un piano appena approvato dalla Commissione europea». Caldoro in realtà preferisce concentrarsi su un altro argomento, una sua vittoria, l`inserimento nella legge di stabilità di quel fondo di rotazione per le Regioni m squilibrio finanziario per il quale si stava battendo da mesi. «Un risultato significativo — dice Caldoro — ringrazio i senatori (Carloni del Pd eViespoli di Coesione nazionale, ndr) che hanno dato un contributo fondamentale. Il primo passo è stato fatto, ñ `è uno strumento fondamentale per avere liquidità per le imprese, per il sistema dei trasporti, per il sistema Campania. Ora aspettiamo le coperture adeguate».
Un segnale quello di Caldoro, che mostra di essere impegnato incosebenpiùimportanti di sterili polemiche. Il che non toglie che l`attacco di Berlusconi sia entrato come una coltellata aPalazzo Santa Lucia. Dove non si era ancora spenta l`eco positiva per la mossa della Uè. E dove la Regione aveva tenuto le distanze dalla rissa che proprio martedì si era riaperta sulla questione fra il ministro Corrado Clini e il sindaco Luigi de Magistris. Fra le altre co se, il ministro aveva anche detto di avere i giorni contati rispetto alle proposte concrete da portare a Bruxelles. Caldoro e Romano avevano stabilito una sorta di loro trentottesimo parallelo esibendo il "placet" della Commissione Uè.
In questo quadro, con de Magistris che a sua volta accusava Clini di polemiche elettorali, Caldoro tutto si aspettava meno di essere messo all`indice, insieme agli altri protagonistì della vicenda. Così ecco Romano ricordare anche che «le discariche furono chiuse per legge dal governo». Un colpo diretto a Berlusconi e alla decisione con la quale il Cavaliere nel 2010, dopo l`ennesima emergenza con proteste e incidenti, dispose la chiusura della discarica di Terzigno, con Caldoro contrario. Insomma la Regione reagisce e dice a Berlusconi che anche lui di errori ne ha fatti, e che non è il caso di commetterne altri oggi che invece forse il dialogo con l`Unione europea per evitare sanzioni è auna svolta.
Peraltro l`affondo di Berlusconi irrompe su uno scenario nel quale Caldoro ha lanciato la prospettiva di una lista di stampo meridionalista. In teoria ancora nell`ambito del centrodestra, ma in chiave chiaramente di incompatibilità conlaLega. Lo sfogo berlusconiano sembra invece rivangare vecchi stilemi antimeridionali, utili a celebrare il nuovo matrimonio con gli uomini di Roberto Maroni. Fino al punto, forse, da poter scaricare i suoi avamposti meridionali. Specie se, come si comincia a sussurrare dalle parti di Santa Lucia, la battaglia moderata caldoriana potrebbe intravedere un approdo più congeniale nella alleanza centrista che si sta organizzando intorno a Mario Monti.

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