De Magistris-Clini, è scontro a distanza
NAPOLI. «Non vorrei che il ministro Clini fosse entrato m campagna elettorale». A dirlo il sindaco di Napoli Luigi de Magistris rispondendo a distanza al responsabile dell`Ambiente che l`altra giorno da Bruxelles aveva affermato che «in Campania non sono state adottate tutte le decisioni sulla localizzazione degli impianti in particolare per l`opposizione del Comune di Napoli». «Se a Clini - dice - da fastidio il nostro no all`inceneritore, se ne deve fare una ragione». Ð primo cittadino di Napoli ha sottolineato che l`amministrazione comunale «va avanti sull`impiantistica alternativa». In questa direzione, il sindaco annuncia che, sotto il suo mandato, saranno realizzati «sicuramente due impianti di compostaggio e - aggiunge - con le risorse che avevamo è un miracolo aver raggiunto il 30 per cento di differenziata». E proprio sulla differenziata, il sindaco evidenzia che «a febbraio, saranno 500mila i napoletani serviti dal "porta a porta". Non bisogna fare campagna elettorale sui rifiuti, tema su cui bisogna continuare a lavorare uniti come fatto fino ad ora con Regione, Provincia e Governo». La replica di Clini non tarda ad arrivare: «È ora che anche lui prenda le decisioni necessarie per evitare che i cittadini italiani debbano pagare una sanzione onerosa alla Uè a causa della cattiva gestione dei rifiuti a Napoli. Abbiamo poco tempo perché dovrò comunicare alla Commissione europea entro fine armo quali sono le decisioni assunte dalle autorità competenti. Sono riuscito a fermare per un anno la procedura europea sulla base del mio impegno assunto congiuntamente con Regione, Provincia e Comune di Napoli di raggiungere sostanziali progressi nel corso del 2012. Purtroppo, i risultati raggiunti sono troppo pochi perché mancano ancora le decisioni degli enti locali sulla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti». Controreplica del primo cittadino, a margine di un convegno organizzato dal Corriere della S`era: ê Questa polemica con il ministro Clini non ha molto senso, lui sa che siamo in regola con il cronoprogramma. Abbiamo già realizzato le gare per il compostaggio e i digestori anaerobici».
E il vicesindaco Tommaso Sodano ricorda che «la procedura di infrazione da parte della Commissione europea riguarda l`intera Campania. Il Comune di Napoli ha competenze unicamente per le politiche di raccolta dei rifiuti e per gli impegni nell`estensione della raccolta differenziata e non per la parte impiantistica. Sempre per senso di responsabilità istituzionale, poi , l`amministrazione ha aperto un sito di stoccaggio provvisorio in città (unico comune in Campania) e sta procedendo all`attuazione della delibera in cui si individuava un`area cittadina per un sito di compostaggio».