Pozzuoli e Marano in ginocchio
15 giugno 2008 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Repubblica Napoli
«Disastrosa». Così l´assessore regionale Corrado Gabriele denuncia la drammatica situazione "igienico-sanitaria" in provincia di Napoli: «Ci sono città come Marano e Pozzuoli che attendono la raccolta di migliaia di tonnellate di rifiuti. Mille a Marano e oltre duemila a Pozzuoli mentre gli unici camion che hanno il permesso di scaricare l´immondizia nell´impianto cdr di Giugliano sono esclusivamente quelli che provengono da Napoli città».
Una situazione drammatica che avvolge le periferie di Napoli, dall´area orientale a Pianura, e gran parte della provincia, dalla zona flegrea ai comuni vesuviani. Una delle più gravi emergenze degli ultimi anni. La scelta di privilegiare i quartieri centrali del capoluogo che crea pesanti disfunzioni. «Scelta infausta - accusa l´assessore Gabriele - perché per pulire la Napoli "cartolina" si rischia di alimentare il rischio igienico sanitario in vaste zone della periferia e della provincia già ampiamente penalizzate durante tutti i periodi di emergenza».
Una "Napoli cartolina" che, intanto, è alle prese con due scelte calate dall´alto. Da un lato i "missionari" del Nord che rischiano, secondo l´assessore alla Nettezza urbana Gennaro Mola, solo di «creare confusione nel momento in cui sta per partire la raccolta differenziata palazzo per palazzo». E poi il nodo termovalorizzatore con il Comune che, definito il "modello Brescia" per l´impianto da costruire a Napoli est, sta esaminando le mappe per fornire entro giugno le indicazioni al sottosegretario Guido Bertolaso. E qui gli studi già ci sono, quasi esclusivamente concentrati sugli ampi spazi di Napoli orientale. Spazi interni e spazi costieri per una zona in cui da quindici anni si sono ammassati solo progetti, promesse e disegni.
Termovalorizzatore a Napoli orientale, dunque, con tre aree in particolare sotto osservazione da parte del Comune: la zona costiera di Vigliena, i suoli ex Icm in via Argine (oggi sito di stoccaggio) e un pezzo dei terreni delle ex raffinerie. Un´area che, comunque, non dovrà essere eccessivamente estesa per ospitare un impianto che dovrà smaltire i rifiuti esclusi dalla raccolta differenziata e anche dallo stesso umido per il quale sarà necessario un impianto apposito di compostaggio (oggi dalla Campania si invia tutto a Catania).
Ne ha parlato anche ieri l´assessore Gennaro Mola con il sindaco Rosa Russo Iervolino che, nel frattempo, ha anche ritoccato alcune deleghe in un mini-rimpasto di competenze che ha coinvolto in questa fase anche l´assessore alla Nettezza urbana. Oltre ai rifiuti, Mola ha da ieri anche la delega al decentramento amministrativo che gli è stata ceduta da Giorgio Nugnes il quale, a sua volta, ha ottenuto la sicurezza abitativa da Ferdinando Di Mezza che conserva le competenze sul patrimonio di Palazzo San Giacomo. Ma non sono esclusi nei prossimi giorni altri possibili ritocchi. Piccole scosse di assestamento dopo il rimpasto di un mese fa che ha visto la sostituzione di cinque assessori. Il primo rimpasto in sette anni di amministrazione Iervolino.
Una "Napoli cartolina" che, intanto, è alle prese con due scelte calate dall´alto. Da un lato i "missionari" del Nord che rischiano, secondo l´assessore alla Nettezza urbana Gennaro Mola, solo di «creare confusione nel momento in cui sta per partire la raccolta differenziata palazzo per palazzo». E poi il nodo termovalorizzatore con il Comune che, definito il "modello Brescia" per l´impianto da costruire a Napoli est, sta esaminando le mappe per fornire entro giugno le indicazioni al sottosegretario Guido Bertolaso. E qui gli studi già ci sono, quasi esclusivamente concentrati sugli ampi spazi di Napoli orientale. Spazi interni e spazi costieri per una zona in cui da quindici anni si sono ammassati solo progetti, promesse e disegni.
Termovalorizzatore a Napoli orientale, dunque, con tre aree in particolare sotto osservazione da parte del Comune: la zona costiera di Vigliena, i suoli ex Icm in via Argine (oggi sito di stoccaggio) e un pezzo dei terreni delle ex raffinerie. Un´area che, comunque, non dovrà essere eccessivamente estesa per ospitare un impianto che dovrà smaltire i rifiuti esclusi dalla raccolta differenziata e anche dallo stesso umido per il quale sarà necessario un impianto apposito di compostaggio (oggi dalla Campania si invia tutto a Catania).
Ne ha parlato anche ieri l´assessore Gennaro Mola con il sindaco Rosa Russo Iervolino che, nel frattempo, ha anche ritoccato alcune deleghe in un mini-rimpasto di competenze che ha coinvolto in questa fase anche l´assessore alla Nettezza urbana. Oltre ai rifiuti, Mola ha da ieri anche la delega al decentramento amministrativo che gli è stata ceduta da Giorgio Nugnes il quale, a sua volta, ha ottenuto la sicurezza abitativa da Ferdinando Di Mezza che conserva le competenze sul patrimonio di Palazzo San Giacomo. Ma non sono esclusi nei prossimi giorni altri possibili ritocchi. Piccole scosse di assestamento dopo il rimpasto di un mese fa che ha visto la sostituzione di cinque assessori. Il primo rimpasto in sette anni di amministrazione Iervolino.