Studenti, Arpac e Cub: tre proteste in poche ore

NAPOLI - Napoli non perde il primato di città `contestatrice`: ieri tré proteste nel giro di poche ore. Hanno cominciato, nella notte, gli attivisti di Napoli Choosy Side: occupata la palazzina di via Mezzocannone 12, uno stabile, sviluppato su due piani, in disuso da anni ed un tempo sede di uffici amministrativi dell`Università Federico II. "Lo stato di abbandono della palazzina di via Mezzocannone 12 dimostra la quantità impressionante di stabili in disuso sottratti agli studenti ed alla città tutta presenti su via Mezzocannone spiegano gli attivisti - Oltre ali`auditorium all`interno della sede Adisu che resta occupato, ed alla ex mensa nella stessa struttura anch`essa occupata, la palazzina di via Mezzocan none 14 completa un enorme perimetro di spazi che per troppi anni sono stati sottratti alla città mentre la carenza di spazi sociali, spazi di ricerca e formazione accessibili a tutti e tutte, luoghi di iniziativa culturale e spazi abitativi è diventata una vera e propria emergenza nella città di Napoli ". In mattinata sono scesi in piazza 150 dipendenti dell`Arpac: in via Nuova Poggioreale hanno effettuato un blocco stradale che però è durato una decina di minuti. Poi tutto è rientrato, tranne la loro disperazione. Infine, corteo e un blocco stradale anche per i dipendenti del Consorzio Unico di Bacino: tema della contestazione, le vertenze legate alla gestione dei rifiuti e all`ambiente. Da piazza Mancini, infatti, è partito il corteo dei lavora tori del Cub; circa 150 ex dipendenti aderenti ai sindacati indipendenti (Slai Cobas, Usb, Cesil, FlaicaCub, Sindacato azzurro e Asso trasporti) hanno manifestato perché senza stipendi per periodi da 2 a 28 mesi e mancato versamento del Tfr.