Consorzi, sprechi e differenziata flop stangata da un milione per i manager

Il caso Condanna della Corte dei conti: in quattro anni niente incassi
Scatta il maxi-risarcimento
L`accusa Nel verdetto dei giudici contestato ai dirigenti anche il danno all`immagine turistica di Napoli
23 novembre 2012 - Sabato Leo
Fonte: Il Mattino

È di 1 milione ed BOmila euro a danno erariale al Consorzio di Bacino Napoli 2 (poi confluito nel Consorzio Unico) e di 60mila euro il danno all`immagine turistica della Regione per la mancata effettuazione della raccolta differenziata nel periodo 2003-20007. Lo sentenziato la Corte dei conti che ha condannato a pagare di tasca propria i danni i due presidenti dell`ente, Domenico De Rosa e Gialuigi Di Ronza, ed i componenti del consiglio di amministrazione Gennaro Mocerino, Pietro Angelino, Mario Pema, Simone Perrotta, Vincenzo Del Prete, Giovanni Altobelli, Biagio Impero, Salvatore Zanfardino, Michele Sirico, Salvatore Belottì e Salvatore Di Lorenzo. Sono differenziati gli importi addebitati ai convenuti. Per il danno patrimoniale al Consorzio, dovranno pagare la maggiore somma (123.473 euro) i due presidenti unitamente a Mocerino, Angelino, Pema e Perrotta. A carico di ciascuno degli altri consiglieri, il collegio giudicante ha messo la somma di 15.434 euro. Anche per il danno all`immagine tustica alla Regione le somme di danaro messe a carico di ciascun amministratore del Consorzio sono di diverso importo. De Rosa, Di Ronza, Mocerino, Angelino, Pema e Perrotta dovranno risarcire 6.857 euro ciascuno. Gli altri componenti del Cda sono tenuti a risarcire Palazzo Santa Lucia di 857 euro ciascuno. Alle predette somme i convenuti dovranno aggiungere la rivalutazione monetaria e gli interessi legali.
La Corte dei conti, inoltre, ha prosciolto da ogni addebito, per mancata sussistenza del requisito della «colpa grave», Agrippino Leucoio, dirigente degli Affari Generali e Amministrativi, e Carmine Adamo, dirigente del Servizio Tecnico. Dichiarata, invece, l`estinzione della domanda risarcitoria, per rinuncia del Pubblico Ministero, nei confronti di Adolfo Robustelli e Felice Giordano che hanno svolto presso il Consorzio le funzioni di segretario generale. Secondo il corposo verdetto (53 pagine), la mancata effettuazione, nel quinquennio 2003-2007, della raccolta differenziata ha comportato il mancato introito da vendita del materiale selezionabile, nei limiti quantitativi delle percentuali stabilite dal decreto-Ronchi, non raggiunte nei Comuni del distretto di competenza del Consorzio. Il collegio giudicante ha riunito due atti di citazione della Procura contabile. Il secondo, notificato anch`esso a novembre del 2008, aveva prospettato il presunto danno patrimoniale derivato al Consorzio dalla mancata utilizzazione dei lavoratori socialmente utili per la realizzazione dei progetti per la raccolta dei rifiuti cui erano destinati. Ð requirente aveva sottolineato la totale inutilità della spesa sostenuta dall`erario (Inps) per la corresponsione degli emolumenti (438,98 euro mensili per 14 mensilità) attribuiti agli LSU.

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