Corsa alle discariche fuori regione prime tensioni ma decidono i giudici
Torna l`allarme rifiuti ma non dipende solo dagli impianti saturi e dalle 12mila tonnellate di immondizia «arretrata» da smaltire». Molto dipende dalla imminente decisione del Consiglio di Stato che riguardalaclassificazione della spazzatura «trattata» dagli impianti Stir (ex Cdr). In pratica se verrà considerata come rifiuto solido urbano, e non più «speciale» come avvenuto finora, non potrà essere trasferita fuori regione con un semplice accordo commerciale ma sarà necessaria un`intesa istituzionale fra Regioni; intesa che non è facilmente raggiungibile.
Del caso hanno discusso martedì ad Arezzo l`assessore all`Ambiente Giovanni Romano e il ministro all`Ambiente, Corrado Clini. In caso di una decisione drastica del governo ci sarebbe il via libera, considerando anche il caso Roma, ai trasferimenti dei rifiuti da regione a regione senza attenersi alla firma di accordi, in pratica non sarebbe necessario il parere favorevole delle amministrazioni locali. Ipotesi che ha già messo in allarme, ad esempio, alcune forze politiche dell`Emilia Romagna, dall`Idv alla Lega, che non vogliono più sentir parlare di rifiuti dal Sud. La provincia di Napoli non ha alternative al trasferimento dei rifiuti, non ci sono siti attrezzati dove poter smaltire i rifiuti. L`emergenza rifiuti in Campania sul piano nonnativo è stata chiusa ma alcune realtà non sono ancora autosuffidentì, come invece prescrivono le leggi europee.
La spazzatura della atta di Napoli e provincia (circa 3.500 tonnellate al giorno delle 7.200 dell`intera regione) solo in parte viene smaltita non lontano dal luogo di produzione, ovvero nell`inceneritore diAcerra (Napoli), cosi come prevedono le norme europee. Tutto il resto, dopo la lavorazione negli Stir (ex Cdr) e quindi dopo aver avuto la classificazione di rifiuto «speciale», finisce fuori regione, grazie a semplici accordi commerciali, o addirittura all`estero. Se però anche la spazzatura trattata verrà classificata come «rsu», in assenza di intese istituzionali, non potrà più varcare i confini della regione. Da qui l`ipotesi di un intervento governativo finalizzato a scongiurare situazioni di crisi. Negli ultimi 12 mesi la Sap.Na, la società provinciale dei rifiuti, ha provveduto al trasferimento fuori regione di circa 200mila tonnellate di spazzatura trattata. In parte i rifiuti sono finiti anche all`estero, dapprima in Olanda e poi in Germania grazie a un`intesa siglata dalla Sap.Na e dall`Azienda speciale di igiene ambientale del Comune di Napoli.