Rifiuti, ordinanza-blitz contro l'emergenza
Vertice fino a tarda serata tra Comune e Provinda per cercare di scongiurare l`ennesima emergenza rifiuti: la riunione si è conclusa con un`intesa di massima sulla possibilità di svuotare il sito di trasferenza allestito a Ponticelli m maniera da permettere ad Asia di continuare a svuotare i cassonetti, ma senza decisioni concrete. Se queste non arriveranno nelle prossime ore il sindaco potrebbe varare un`ordinanza contingibile e urgente per obbligare la Sapna a intervenire. «Bisogna assolutamente garantire a Napoli lo svuotamento delle vasche dell`ex lem: la città non può pagare per la disponibilità finora dimostrata», dice il vicesindaco Tommaso Sodano. Da giorni i compattatori restano in coda davanti agli stir che rischiano ancora una volta di scoppiare. Ï rallentamento dei viaggi verso le altre Regioni (si trasferiscono 300 tonnellate al posto delle solite 800), una serie di guasti alle linee, hanno fatto accumulare 7 mila tonnellate di spazzatura solo nell`area di trasferenza di Napoli, 12 mila se si considerano nel complesso le aree di tutta la Provincia. Per portarle via servono un milio ne e mezzo di euro e la rapida firma dei contratti alle ditte che hanno vinto la gara organizzata dalla Sapna: firma che era stata rinviata perché era stata sbagliata l`assegnazione dei quantitativi e perché alcune imprese avevano annunciato un ricorso. La partecipata ha chiesto l`autorizzazione a nuove spese all`ente di piazza Matteotti, ma questa non è arrivata. Un sì inciderebbe sulla tariffa di smaltimento che è già schizzata a 147,9 euro. Non solo: sono stati proprio i viaggi dei rifiuti, considerati dal governo spese intermedie, a far lievitare i tagli sulla Provincia di Napoli.
Ma senza il via all`operazione la situazione potrebbe diventare drammatica già nel fine settimana. Per evitarlo il Comune si è mobilitato e così ieri sera c`è slata la riunione fiume alla quale hanno partecipato anche il presidente Antonio Pentangelo, il vicesindaco Tommaso Sodano, l`amministratore unico di Sapna Enrico Angelone, quello diAsìa, Raffaele del Giudice e l`amministratore delegato Daniele Fortini. Il Comune chiedeva lo svuotamento dei capannoni dell`exicm e l`utilizzo prioritario, rispetto agli altri Comuni, dello stir di Caivano. La Sapna ha manifestato la volontà di impegnarsi su questa strada, ma i problemi concreti restano e non sono stati risolti.
I sacchetti potrebbero essere portati a Casalduni, ma perfarlo servirebbero dei soldi che la Provincia non vuole far spendere alla sua partecipata e la firma dei dirigenti provinciali che per ora non è arrivata. Anche perché gli amministratori, conl`expresidente Luigi Cesaro in testa, sono già finiti nel mirino della Corte dei Conti che ha contestato anche consulenze e assunzioni senza concorso tanto che l`azienda è stata costretta a mandare a casa il direttore tecnico Giovanni Perillo: per sostituirlo sarà necessaria una procedura di evidenza pubblica che richiederà diversi mesi prima di andare in porto. E in ogni caso non è detto che i trasferimenti possano andare avanti: il consiglio di Stato potrebbe decidere che quelli campani sono rifiuti ordinali e non speciali e che quindi per trasferirli è necessario l`accordo tra Regioni.
Sulla vicenda è intervenuto anche l`assessore regionale Giovanni Romano che ha spiegato: «Stiamo monitorando costantemente la situazione, attraverso il nostro ufficio flussi, ma dalla società provinciale ha assicurato il superamento della questione entro pochi giorni. Fino al prossimo 11 gennaio, quando è prevista la decisione del Consiglio di Stato sui trasferimenti dei rifiuti in altre regioni, non vi sarà, in Campania, alcun problema di carattere generale». Nei prossimi giorni dovrebbe essere varato un piano per tamponare la situazione di difficoltà che si creerà a gennaio quando i forni del termovalorizzatore diAcerra si bloccheranno per manutenzione.