Roghi tossici, l`allarme dei vescovi
A NAPOLI e Provincia esistono 66 siti abusivi, minidiscariche nelle quali sono sistematicamente sversati materiali contenenti amianto. Interventi che costano all`Asia, l`azienda urbana per la raccolta rifiuti, 15 mila euro al mese per lo smaltimento. A darne notizia è il sindaco di Napoli Luigi de Magistris intervenendo al convegno Apin a Napoli. E che dire dei Rom che accettano e bruciano nei loro recinti ogni sorta di veleni senza alcun controllo e per pochi euro?
Veleni incendiati tutte le notti. Si deve fare una grande battaglia - dice il sindaco - c`è` una coscienza diffusa sui danni causati dall`amianto, ma ci sono ancora troppi criminali che sversano in maniera illegale. Per questo abbiamo potenziato il nucleo Ambientale della Polizia municipale che oggi e` passato da 20 a 60 unita`".
Martirizzati dai rifiuti industriali
"I territori campani a Nord di Napoli e a Sud di Caserta sono stati in questi anni terribilmente e incredibilmente reriti e violentati da milioni di tonnellate di rifiuti industriali, altamente tossici, interrati o dati alle fiamme.
Criminali senza scrupoli hanno avvelenato la terra, l`acqua, l`aria. Il disastro ambientale ben presto si è trasformato in un vero dramma umanitario. In questa striscia di terra, dove vive più di un milione e mezzo di persone, infatti, si riscontra un tasso di patologie tumorali più alto che in altre parti d`Italia".
Lo scrivono, in una nota i vescovi delle diocesi colpite dal fenomeno: Napoli, Aversa, Caserta, Capua, Acerra, Noia e Pozzuoli. "Noi Vescovi di questo territorio, ormai noto come Terra dei fuochi" siamo seriamente preoccupati e perplessi per la sorte del popolo affidato alle nostre cure pastorali - avverte il cardinale di Napoli Crescienzio Sepe - i rifiuti industriali provenienti dal Nord Italia o anche dalle tante fabbriche campane che lavorano in regime di evasione fiscale e senza alcun rispetto per r`ambiente, distruggono la sana economia.
Danni alle colture
I prodotti di qualità della nostra agricoltura oggi vengono respinti per paura o pregiudizi. Tanti giovani, inoltre, scelgono di emigrare per non condannare i a vivere in una terra avvelenata che ruba loro speranza, futuro e anni di vita" denunciano ancora i presuli. La vicenda dei rifiuti incendiati nella cosiddetta "terra dei fuochi` `"chiama in causa non solo le istituzioni locali che mai riusciranno a risolvere il problema se lasciate sole - ma l`intera nazione. LO denunciano in una nota i vescovi della diocesi della Campania che sono colpiti dal fenomeno, ovvero Aversa, Caserta, Capua, Acerra, Nola, Pozzuoli e Napoli.
Le ecomafìe: ignoranza e cinismo
"I responsabili di tanto scempio sono da ricercare nella sfrenata corsa al denaro da parte della criminalità organizzata e di imprenditori imbroglioni e vili, assecondati da una scarsa azione di sorveglianza.
Il fatto che più ci angoscia è che nelle nostre Diocesi il cancro miete vittime innocenti più che altrove. E` una vera ecatombe.