Alle Vele di Scampia si elimina l`amianto

il caso
L`eternit "avvelena" i palazzi del none e quello asportato i cortili: primi interventi dopo la denuncia
18 novembre 2012 - Pino Ciociola
Fonte: Avvenire

Un bagliore. Una speranza. Magari si rivelerà un`illusione, però adesso los` intravede. Hanno portato via dalla "Vela gialla", a Scampia, un po` di pannelli d`amianto: un secchiello d`acqua sottratto all`oceano che affoga questa gente, ma pur sempre un inizio. Hanno anche preso ad accatastare ai piedi della "Vela celeste" - per portarlo via la prossima settimana, giurano - altro amianto strappato alle case del palazzone. E non soltanto questo: la Asl ha spedito i suoi ispettori (addirittura) venti minuti dopo la telefonata che denunciava la presenza di quintali d`amianto ed eternit abbandonati nei garage della "Vela celeste", senza neppure essere stati (inutilmente) coperti con un telo di plastica.

ARRIVANO I CAMION
Gli operai arrivano alla "Vela gialla" di buon mattino, infilano tuta, guanti e mascherina. Portano giù pannelli d`amianto che impilano e poi avvolgono nella plastica. La solita storia: «Li lascerete qui?», chiediamo. «No, passa verso le tredici un camion a portarli via». Uno stupido ci crederebbe.
Altro giro, altra corsa fra i meandri di questa follia urbanistica. Sporcizia e umanità profonde. I bimbi vanno a scuola. E non importa il degrado, le donne lavano e spazzano di gran lena i lunghi corridoi arrossati d`amianto dipinto. Voci e odori sono quelli di un vicolo napoletano e le anime di queste case. Verso le undici arriva la Polizia, cercano un latitante. Gli agenti sono quasi in tenuta antisommossa: «Non siamo tutti camorristi qui», si lamenta una donna.
L`ora di pranzo se n`è andata da un pezzo e camion non se ne vedono: come da vecchio copione, come volevasi dimostrare. No. Arrivano alle quindici. Caricano quei pannelli e li portano via. Questa gente non crede ai suoi occhi, non era mai successo. Forse la denuncia di Avvenire, sabato scorso, è servita a qualcosa.

E LA ASL CORRE
Giù, i sotterranei sono una discarica. Terra di nessuno. E fra i garage della "Vela celeste" spunta una follia nella follia: quintali d`amianto smantellato e abbandonato. Polvere assassina laddove i bambini vivono e giocano. Se la svigna a zampe levate un topo di 30 centimetri.
Chiediamo ai poliziotti di seguirci e venire a vedere. Lo fanno. Guardano. Telefonano alla Asi: «Dovete venire. C`è un`enorme quantità d`amianto praticamente a cielo aperto». Venti minuti (veri) dopo arrivano due ispettori dell`Azienda sanitaria. Anche loro scendono giù, guardano. Fanno fotografie. Rimangono qui tré quarti d`ora. E spiegano: «Adesso faremo la diffida al Comune. Perché porti via al più presto quest`amianto». La Polizia chiede agli ispettori i nomi e spiega loro che vorrà seguire la vicenda. Non sarà la sola. «Abbiamo chiamato la Asl mille volte, non è mai venuta. Certo, perché chiamavamo noi, non i poliziotti», sussurra la donna ø prima. Non c`è più traccia di quel topo, dev`essersi spaventato per la confusione.

VIA ENTRO TRE GIORNI
Operai anche alla "Vela celeste". Smontano i pannelli verniciati di rosso, cioè amianto o eternit, e li accumulano sotto il palazzo. Le mamme si ribellano, non ci stanno, non ne possono più. Bloccano tutto. Viene ribattuto loro che l`amianto verrà portato via entro due o tré giorni, perché i camion qui sotto non possono restare. E comincia la trattativa. n risultato è una specie di... giuramento della ditta che si occupa del lavoro: «Sarà tolto entro due o tré giorni». Ma intanto, anziché essere solo ammassato, viene chiuso dentro un "gabbiotto" per evitare che sprigioni polvere...

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