I tempi: Situazione pericolosa i primi segni in Campania di questa tragedia rilevati già dal 1994

Marino: «Gli studi non bastano è ora di passare alle bonifiche»

L`intervista Il presidente della Commissione d`inchiesta sul servizio sanitario: in Campania incidenza del 47%
9 novembre 2012
Fonte: Il Mattino

«I dati dei nuovi rapporti sulla salute in Campania sono anche peggiori di quelli resi pubblici con il progetto Sentieri. Il legame tra cancro e rifiuti tossici smaltiti illegalmente è assolutamente provato. Perciò è davvero venuto il momento di fare dei passi in avanti: non si può continuare a produrre solo dati. Servono bonifiche del territorio e prevenzione»: il senatore Ignazio Marino, medico, presidente della commissione parlamentare d`inchiesta sul servizio sanitario nazionale, commenta le cifre del disastro.
Cosa ci dicono le ricerche scientifiche?
«In Campania l`incidenza del cancro è 47 volte superiore rispetto alle Regioni con i tassi di mortalità più bassi. L`anno scorso pubblicai con il professor Giordano un articolo sulla rivista Cancer Biology & Therapy che studiava il rapporto tra avvelenamento del territorio in Campania e il rischio per la salute delle persone che vivono in quel territorio. U titolo dell`artìcolo scientifico è abbastanza significativo "Vite sprecate". In quell`autorevole rivista scientifica abbiamo ripreso un tema che è stato purtroppo presente su molte pubblicazioni comprese quelle più importanti come The Lancet che già diversi anni fa aveva parlato della zona compresa tra Noia, Marigliano e Acerra come del triangolo italiano della morte».
La mortalità è legata ai rifiuti?
«Certamente è da porre in relazione con decenni di mancato smaltimento di rifiuti urbani e di deposito di rifiuti speciali e industriali partìcolannente nocivi in discariche illegali che hanno contaminato il territorio producendo un disastro ambientale che si è immediatamente tradotto in disastro sanitario».
È dimostrato che dove ci sono sversamenti illegali crescono le malattie tumorali. Ma oltre che dalla statistica U dato è dimostrato da studi medici?
«Certo è provato il rapporto tra degrado ambientale del territorio, combustione dei rifiuti e incremento delle patologie nelle città della Campania. Basta andare su Pub med, il sito attraverso il quale si accede alla più grande raccolta di documenti scientifici, e digitare le parole diossina e tumori ed escono migliaia di articoli scientifici che provano il legame tra le due cose».
E allora che fare?
«È necessario rendersi conto che siamo in una situazione di pericolo che rende necessari immediati interventi di prevenzione sanitaria e bonifica del territorio. In Campania esiste una tragedia i cui primi segni risalgono al 1994 quando fu emanato il decreto che avviò l`emergenza rifiuti. Da allora si è proceduto con una serie di altri decreti, ma sul territorio restano 8 milioni di balle che preoccupano pure l`Europa perché mettono in pericolo la salute dei cittadini».

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