Esposto in Procura Baracche costruite sui rifiuti: favela a Poggioreale

Discarica-scempio, spunta una baraccopoli

I cittadini: è da tredici anni che segnaliamo il pericolo ma nessuno lo rimuove
Una vera e propria «favela» a Napoli, tra il cimitero di Poggioreale e Capodichino, con baracche di nomadi erette su cumuli di rifiuti anche tossici. L`allarme è stato lanciato dai residenti della zona con un esposto alla Procura di Napoli: «Qui c`è una bomba ecologica da due anni».
31 ottobre 2012 - Giuliana Covella
Fonte: Il Mattino

«Non ne possiamo più. Guardate qui, vi pare possibile che debba essere io a spostare i rifiuti ogni giorno perché nessuno interviene? Qui c`è una bomba ecologica da due anni e nessuno prende provvedimenti», Ciro Giordano fa il parcheggiatore da ventotto anni in via del Mposo e si è dovuto improvvisare operatore ecologico per rimuovere i rifiuti speciali che di notte ignoti vanno a sversare in quella che una volta era una strada e ora, con quelle baracche costruite sui rifiuti, sembra un pezzo di favela brasiliana tra il cimitero di Poggioreale e Capodichino.
C`èdi tutto: vecchi monitordipc, carrozzini, pneumatici di auto, sedie, poltrone, mobilio e, sopra un muretto, una lunga fila di frigoriferi. Ma soprattutto decine e decine di sacchetti sigillati, in cui non si capisce bene cosa sia custodito. «Probabilmente rifiuti tossici - dichiara Aniello Di Noia, avvocato che insieme con altri residenti ha inviato un esposto alla Procura in cui si paventa il rischio di disastro ambientale - questi cumuli di rifiuti vengono sversati abusivamente di continuo e periódicamente incendiati. Ciò che provoca la diffusione nell`aria di sostanze nocive per la salute umana. Specie per i bambini». A ridosso dell`area di proprietà comunale vi sono palazzi, laboratori artigiani, l`aeroporto di Capodichino, e gli svincoli di autostrada e tangenziale. «Una volta c`era la strada - rimarca il vecchio posteggiatore adesso è ostruita dall`immondizia ed io tutti i giorni sono costretto a rimuoverla con le mie mani per non farla arrivare sulla carreggiata principale».
Una zona del quartiere Poggioreale dove tutto è degrado e abbandono. A cominciare dal vicino campo rom, dove da un paio di giorni staziona una montagna di immondizia data alle fiamme, in mezzo a cui giocano i piccoli nomadi e, paradosso dei paradossi, c`è addirittura un`insegna con il logo del Comune di Napoli che avverte: «Attenzione, area video sorvegliata». «Le nostre denunce - fa sapere Di Noia - si susseguono dal 1999. Nell`area dove essere realizzata un`isola ecologica come previsto dalla delibera comunale datata 30 dicembre 2004. Inoltre si parlava di una stazione della nuova lineametropolitana che avrebbe collegato il Centro direzionale con l`aeroporto. Tutti progetti rimasti nel cassetto mentre il degrado della zona aumenta».
La proposta inviata dai cittadini all`amministrazione comunale è quella di realizzare un parcheggio per residenti e utenti di camposanto e aeroporto. «Addirittura - insiste Di Noia - un imprenditore locale si è offerto di provvedere alla bonifica a proprie spese per riqualificare l`area, ma dal Comune non è arrivata nessuna risposta». Sulla questione è intervenuto anche Armando Coppola, presidente della IV Municipalità: «Oltre ad avere già inoltrato una denuncia alla Procura - afferma - abbiamo raccolto le istanze della Gesac, che fa rilevare il pericolo per il vicino scalo di Capodichino poiché i gabbiani che si posano sui rifiuti hanno già causato problemi. Anche per il campo rom, tré anni fa il ministero degli Interni stanziò 10 milioni, ma nulla è stato fatto. È ora che il Comune intervenga».

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