Il caso don Patriciello Oggi dal ministro

Prefetto dona crocifisso ed è pace col parroco Nell`isola tante auto blu

26 ottobre 2012 - Ant.Sco.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Due crocifìssi e una stretta di mano. Si è chiusa così la querelle che ha visto protagonisti il prefetto di Napoli Andrea De Martino e Don Maurizio Patriciello, il prete rimproverato per aver chiamato "signora" il prefetto di Caserta Carmela Pagano. Ieri mattina i due si sono incontrati nell`ufficio del rappresentante di Governo a piazza Plebiscito ed hanno chiarito l`incidente che ha scosso l`opinione pubblica ed ha scatenato una marea di polemiche. Quasi emozionato il prefetto De Martino, che tra pochi giorni lascerà Napoli e il servizio attivo per andare in pensione. Le parole le ha lasciate al chiuso della stanza, per il colloquio privato avuto con il prete, durante il quale i due si sono scambiati due crocifissi: quello del parroco fabbricato da un artigiano di Ortesei, quello del prefetto, invece, da muro e personale. Solo una battuta per i taccuini e i microfoni: «C`è stato un momento di debolezza e stanchezza, oggi superato — si è limitato a riferire ai cronisti — una stretta di mano vale più di mille parole». Don Patriciello, invece, anche lui visibilmente emozionato per l`incontro, ha sottolineato che «non tutti i mali vengono per nuocere, anzi dobbiamo ringraziare per questo incidente il signor prefetto perché finalmente sono stati accesi i fari sulla Terra dei Fuochi (tossici, nor). E un momento buono per il problema che stiamo affrontando — ha aggiunto — quello dei rifiuti interrati o dati alle fiamme, i roghi mortali che devono finire». «Se questo incidente è servito anche a questo — ha aggiunto — Dio sia Benedetto per questo, evviva la Divina Provvidenza». Incidente chiuso, dunque. Oggi, invece, don Patriciello sarà ricevuto a Roma, alle 16, dal ministro dell`Interno Annamaria Cancellieri. Sarà accompagnato da una delega zione del Coordinamento Comitati Fuochi che, con lui, collabora sul territorio martoriato dalle ecomafie. E a margine di questo gesto pacificatore, i Verdi con il commissario regionale Francesco Borrelli ed il capogruppo al Comune Carmine Attanasio, denunciano nuovamente l`invasione di auto blu nella piazza pedonale del Plebiscito. «Nello stesso momento in cui De Martino ha chiesto scusa a don Patriciello, la piazza era di nuovo usata come parcheggio privato dei potenti di turno in visita alla Prefettura».

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