Il prefetto incontrerĂ don Maurizio appuntamento negli uffici del Plebiscito
"Voglio chiudere le polemiche"
TRATTANDOSI di un sacerdote, di un pacifista e di un attivista che si batte per la salute pubblica e contro l' inquinamento dei veleni, c' è da giurarci che tutto si chiuderà con una stretta di mano pacificatrice. Lo stesso vale per il prefetto in pensione, Andrea De Martino, difeso da alcuni per l' impegno e la disponibilità mostrata in tanti anni di carriera, ma anche accusato di aver ecceduto nel redarguire don Maurizio Patriciello per aver chiamato tre volte "signora" la sua collega di Caserta. Domenica sera, avendo saputo di una lettera inviatagli da don Maurizio, il prefetto lo ha invitato a un incontro. «Vengo io a Caivano», ha detto il prefetto al sacerdote. Ma don Maurizio ha preferito fissare l' appuntamento in piazza Plebiscito. «Mi interessa di più che si sappia la situazione in cui è l' area Nord e che se ne parli in un luogo delle istituzioni, e preferisco chiudere le polemiche di questi giorni, che non servono alla nostra causa». L' incontro avverrà in settimana, ora Patriciello si trova a Palermo per un lutto. Andrà in prefettura con un gruppo di volontari del Coordinamento Comitati Fuochi. «Il prefetto De Martino non aveva alcun proposito di impedirgli di parlare - sottolinea in una nota la prefettura - tant' è che era stato lui stesso a voler fortemente estendere il tavolo sulla lotta ai roghi dei rifiuti alla partecipazione dei comitati e di don Patriciello, ben conoscendo il contributo che avrebbero potuto dare». Don Maurizio ha spedito la lettera, pubblicata anche su Facebook, al prefetto di Napoli e per conoscenza a quello di Caserta e al ministro dell' Interno. «Mi sento tanto mortificato dalle sue parole gridate nei miei confronti e senza motivo davanti a un consesso così qualificato. Se a me, prete di periferia, è concesso di ignorare che chiamare semplicemente "signora" la signora prefetto di Caserta fosse un' offesa tanto grave, non penso assolutamente che fosse concesso a lei arrogarsi il diritto di umiliare un cittadino italiano colpevole di niente, presente come volontario per dare il suo contributo alla lotta contro lo scempio dei rifiuti industriali interrati e bruciati nelle nostre campagne». Sul video della prefettura continua però la polemica in rete. «Desidero che il De Martino prefetto di Napoli, al quale andrà tolta anche la qualifica di "signore" - ha scritto in una mail al ministro Cancellieri lo scrittore Aldo Busi - venga destituito e che lei si scusi formalmente con don Patriciello gravemente offeso dallo stesso. Aldo Busi, in nome del popolo italiano ancora sano malgrado certi prefetti, certi giudici, certi politici, certi amministratori del bene pubblico a parole». «Se mi chiamano "signore" io non mi offendo - ha commentato il sindaco de Magistris - È un peccato che quella occasione in prefettura sia stata turbata da un episodio che non doveva accadere». Il governatore Caldoro sollecita «un opportuno chiarimento». Che ci sarà.