Terra dei fuochi va in scena la protesta «Fermatevi, basta con i roghi di rifiuti»

A Giugliano la Chiesa toma in piazza, il vescovo Spinillo: non tolleriamo questa violenza
22 ottobre 2012 - Cristina Liguori
Fonte: Il Mattino

GIUGUANO. Una catena umana composta, anello dopo anello e giorno dopo giorno dalla chiesa, dalla diocesi di Aversa guidata da monsignor Angelo Spinillo. I fedeli, i cittadini, intere famiglie si sono radunati pian piano in via Primo Maggio, dove c`è la villa comunale. Una zona poco illuminata, rischiarata ieri dalla luce delle fiaccole. E non dei roghi di immondizia che devastano l`area a nord di Napoli e il Casertano. Non è più tempo di nascondere, di far finta di non vedere, da ieri sera, tuttì sanno quanto sta accadendo nel giuglianese. Gli unici, che a quanto pare fanno finta di non saperlo, sono proprio le istituzioni che ieri sera sono state completamente assenti. Nessuno, nessun consigliere, nessun assessore, nemmeno il sindaco dimissionario, ha presenziato, sfilato o esposto striscioni o condiviso con la cittadinanza la piaga sociale dei fuochi nocivi. L`unico presente era il sindaco di un altro paese martoriato Salvatore Onofaro, primo cittadino di Qualiano. Poche ore prima dell`inizio della fiaccolata, che si è svolta nell`ambito della Festa del Creato, un denso fumo nero, all`orizzonte, si propagava verso l`alto. Un rogo, tossico, una colonna di morte che ha dato ancora più forza e convinzione alla fiaccolata stessa.
All`avvicinarsi della notte il buio ha nascosto la densa nube, mentre la villa comunale si riempiva minuto dopo minuto. Monsignor Spinillo arriva puntuale. Il vescovo della Diocesi di Aversa, della quale Giugliano fa parte, e tutta la Forania della città, hanno aperto le porte della chiesa, varcandole questa volta, eportando m strada, nei vicoli ed a tutta la gente del territorio la verità. La verità è che Giugliano soffoca. E stavolta non sono le decine e decine discariche ma i roghi tossici. E monsignor Spinillo, dal giorno stesso del suo insediamento, non ha avuto dubbi: bisogna difendere questi luoghi, adesso, subito : «La terra ci è stata data dal Crea - ha detto parlando alle centinaia di persone in villa comunale - È un dono di Dio e noi dobbiamo tutelarla, curarla, amarla. Non possiamo più sopportare questa violenza che ci sta strappando quanto di più caro ci è stato concesso». Il Vescovo ha pregato con i fedeli e con tutti i parroci, invocando la bellezza del creato e la bontà degli uomini che non possono distruggere quanto di bello è stato dato: «Non possiamo sottostare a questo stato di cose. Dobbiamo dire no alla violenza contro la nostra terra e ribellarci a queste forme di criminalità che ci opprimono». Riguardo l`assenza delle istituzioni dice:
«Non so se siano presentì o meno, so solo che dovrebbero parlare alla gente». Alla manifestazione erano presenti molti esponenti del mondo cattolico ed associazionistico dell`Agro aversano: «Non possiamo fermarci adesso ha commentato Valerio Taglione esponente di Libera, comitato le Terre di Don Diana - Questa sera siamo in tanti e questo è importante per tutti». Nonostante le numerose denunce inoltrate anche dalle associazioni, mai niente sembra cambiare. Qualche settimana fa, dopo innumerevoli segnalazioni, in via Santa Caterina il Comune ha fatto installare delle telecamere per combattere gli incessanti roghi a ridosso del ponte dell`asse mediano e del centro cittadino, ¡«fuochisti», senza scomporsi, lo hanno saputo e semplicemente si sono spostati 50 metri più in là. Ieri pomeriggio invece m via Santa Rita da Cascia un residente ha scattato una foto e l`ha postata sufacebook. Poi ha aggiunto: «Adesso da via Santa Rita da Cascia a Giugliano. Ma questo il signor prefetto lo sa?». Da oggi c`è la Chiesa, qualcosa, forse, può davvero cambiare.

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