Ambiente Il riciclo prende quota Ma troppi sprechi tra i rifiuti

Il recupero degli imballaggi cresciuto del 7,1%. Ora vale 9,5 miliardi Italiani eco-virtuosi per plastica, vetro, carta. Non sulla spazzatura...
15 ottobre 2012 - Paola Caruso
Fonte: Corriere Economia

Per capire il valore economico dei rifiuti che mettiamo nella raccolta difieren ziala basta citare qualche dato: il 90% dei quotidiani è stampato su carta riciclala e la plastica da imballaggio raccolta in Italia nel 2011 riempie 27 volle e mezzo il Colosseo.
Il giro d`affari legalo al riciclo di bottiglie, flaconi, lattine e cartoni (imballaggi in generale) non sente la crisi: l`anno scorso ha avuto un aumento del 7,1%, toccando quota 9.5 miliardi di euro (fonte Althesys). Ma si può fare di più.
Per incrementare il recupero dei materiali in pattumiera, Conai — il Consorzio nazionale degli imballaggi — propone la terza edizione di «Raccolta 10 più», un`inizialiva di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata promossa in undici stazioni ferroviarie (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino. Venezia e Verona), con tanto di corner attrezzati, decalogo in sei lingue (italiano, cinese. spagnolo, arabo e inglese) per avvicinare gli olire 4,5 milioni di stranieri nel nostro Paese, e un videogioco, chiamato «Re-Basket», in grado di misurare il livello di ogni eco-consumatore. Si parte da Milano Centrale il 23 ottobre per chiudere a Napoli Centrale il 10 novembre (info: www.raccolla10piu.il).
«Abbiamo scelto le stazioni come punto d`incontro perché sono luoghi molto l`re quenlati — spiega Waller Faceiolto, direttore generale di Conai —. L`obiettivo è aumentare soprattutto la qualità della raccolta differenziata, spiegando in dieci passi, in dieci semplici regole, come si separano correllamenle i rifiuti di imballaggio. In questo modo il maleriale da scartare si riduce automaticamente».
Gli errori più comuni? «Mettere le lampadine, la ceramica e il pirex insieme al vetro oppure i giocattoli nel raccoglitore della plastica — precisa Facciotto —. E poi, i bicchieri e i piatti di plastica, che prima andavano buttali a parte, da qualche mese si possono inserire nella plastica. Un altro accorgimento importante è non lasciare residui di cibo. Oggi, gli italiani sono più attenti nel separare metalli e carta». Addirittura oggi siamo diventati esportatori di carta da macero che ha un valore economico e che si vende bene in Cina e nel Far East.
I numeri del business sono di tutto rispetto. L`anno scorso è slato recuperato il 73,7% degli imballaggi in circolazione, pari a 5,5 milioni di tonnellate: il 64,4% è stato avvia to al riciclo e il resto alla termovalorizzazione. Significa che 3 imballaggi su 4 hanno dato vita a energia e nuovi oggetti, dalla padella realizzata con 13 barattoli d`acciaio alla chiave inglese (con 200 tappi corona), dall`attaccapanni (con una cassella di legno) all`armadio (con 4 pallet), fino alla coperta in pile (con 20 bolliglie Pet). Il risultato ci pone tra i Paesi «eco virtuosi» su plastica, carta, vetro, al luminio, acciaio e legno perché è slata superata la quota del 55% in riciclato, stabilita dalla direttiva europea imballaggi del 2004.
Siamo indietro, invece, nel rimettere in circolo altri «beni» ripescali dalla spazzatura. «Poco più del 35% del rifiuto urbano totale finisce nella raccolla differenziata — sottolinea Facciollo — per cui il settore ha ancora un abbondante margine di sviluppo, con una ricaduta positiva in termini di investimenti, occupazione e formazione di nuove start-up nel settore, magari fondale da giovani imprenditori. La sfida è portare questo 35% al 50%. entro il 2020 come ci chiede l`Unione europea».
Sul versante dell`efficienza il Nord balte il Sud. E così, per aiutare le aree in ritardo ogni anno vengono stanziati 2 milioni di euro. «Ad Acerra, in provincia di Napoli, il nostro sistema ha supportalo il Comune nel raggiungere il 62,5% di differenziala in pochi mesi — afferma il manager —, mentre a Salerno in due anni si è passali dal 15 al 70%».
In termini ambientali, considerando solo il recupero del packaging, il guadagno è eviilente. «In 15 anni il sistema Conai ha evitato la produzione di 74 milioni di tonnellate di C02 e l`aperlura di 507 discariche — precisa Facciotto —. Senza considerare il risparmio di energia per l`industria: usare materia prima riciclala può portare a una riduzione energelica del 95% nella fabbricazione». Tenere a freno la bolletta non guasta.

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