Per i Comuni debiti record e l`intero sistema va in tilt. Romano: è la tassa sui rifiuti più alta d`Europa

Tassa rifiuti spunta un buco da 700 milioni

In Campania 4 evasori su 10.1 sindaci non possono pagare i Consorzi, tariffa verso l`aumento
I Comuni non pagano Consorzi e Province Romano: «La Tarsu è la più alta d`Europa»
12 ottobre 2012 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Dalla montagna di rifiuti nei giorni della crisi a Napoli e in provincia, alla montagna di debiti che pesa su tutto il ciclo integrato dei rifiuti. L`allarme arriva dall` assessore regionale all`Ambiente, Giovanni Romano, a margine dell`incontro con la commissione parlamentare sulle ecomafie: «II rosso profondo dei conti è vicino, in tutta la Campania, a un miliardo di euro». E la crisi è ancora più forte per la difficoltà dei comuni di in cassare la Tarsu: «Oggi la media di riscossione nella regione arriva a malapena al 60 per cento». Un record: solo 4 su dieci utenti, tra famiglie e aziende, la pagano. La voragine si è aperta perché i comuni non riescono a in cassare e le Province con le loro società non riescono a garantire i costi del trattamento e i consorzi di bacino non riescono a pagare le spettanze. In tutto, al sistema rifuti mancano 700 milioni.».
Debiti. Una montagna di debiti che pesa su tutto il ciclo integrato dei rifiuti «che sta implodendo sotto il peso sempre più schiacciante di un rosso vicino, in tutta la Campania, a un miliardo di euro», ha spiegato l`assessore regionale all`Ambiente Giovanni Romano a margine dell`incontro con la commissione parlamentare sulle ecomafie. In mezzo le tasse, una in particolare, che i comuni nonriescono adincassare: «Oggi la media di riscossione m Campania della Tarsu arriva a malapena al 60 per cento», dice ancora l`assessore. Un record: solo 4 su dieci utenti, tra famiglie e aziende, la pagano. E tutto si ripercuote in un gioco dell`oca. L`immagine plastica è il sit-in di ieri di una quarantina di dipendenti del Consorzio unico di bacino dinanzi alla discarica «Resit» di Giugliano mentre è in corso un soprailuogo della commissione parlamentare: chiedono il pagamento degli stipendi arretrati. Perché i comuni non riescono a incassare, le Province con le loro società non riescono a garantire i costi del trattamento e i consorzi di bacino a loro volta che non riescono a pagare le spettanze. I tanto vituperati consorzi infatti hanno sì conti in rosso ma vantano un credito nei confronti dei comuni di 198mila euro (219 milioni sono invece i debiti a cui bisogna aggiungere i 127 milioni che devono all`ex commissariato per i rifiuti) mentre le società provinciali nate dopo il gennaio del 2010 devono avere, sempre dalle amministrazioni, circa 328 milioni di euro. Altri debiti invece, circa 150 milioni, sono dovuti ai comuni all`ex commissariato rifiuti. In totale 700 milioni. E a questa cifra totale si aggiungono i crediti vantati da società private e municipalizzate si capisce come la cifra che il «sistema rifiuti» deve riscuotere è di circa un miliardo. Somma (enorme) accumulatasi in poco più di un triennio.
«Il regime speciale e derogatorio per l`accertamento e la riscossione della Tarsu/Tia ha comportato - è scritto nella relazione consegnata da Romano alla commissione guidata da Pecorella - graviripercussionifinanziarie per le province/società provinciali alle quali non vengono devolute le somme incassate dai comuni. Altresì i comuni rimettono alle società provinciali solo la quota parte del ruolo effettivamente incassato traslando sui costi delle province la percentuale di evasione o di non riscosso che in alcune province risulta superiore al 50 per cento generando in tal modo una sicura perdita finanziaria». Senza contare che molti comuni si affidano a soggetti terzi (privati, cooperative) e non ai consorzi generando contenziosi e vertenze legali. Con il paradosso che i tecnici dell`assessorato scrivono: «Allo stato non è possibile quantificare il numero dei soggetti impegnati». Eia Tarsu la paga poco più del 40 per cento dei campani. «Il livello della tassa non è più sostenibile per molte famiglie mentre i comuni - spiega l`assessore Romano non incassano o lo fanno con molto ritardo. Tanto che alcuni oggi stanno riscuotendo l`annualità 2010». E la situazione rischia di peggiorare. «Quest`anno trasferiremo fuori dalla regione 600mila tonnellate di rifiuti, il doppio dell`anno precedente per effetto di alcuni impianti di smaltimento. Non possiamo pensare - conclude Romano - di avere la tariffa sui rifiuti più alta d`Europa, destinata ad aumentare con l`aumento dei rifiuti che invece di essere trattati e smaltiti qui vengono portati fuori». Servirebbero siti di trattamento e smaltimento in Campania per abbattere i costi (e quindi la Tarsu) del 40 per cento. Ma gli impianti di Napoli est, Salemo e Giugliano sono ancora sulla carta.

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