Rifiuti e clan, arriva la commissione Ecomafie
NAPOLI. Torna in città la commissione parlamentare contro le Ecomafie. Questa volta, tuttavia, l`Organo di controllo non ascolterà durante le audizioni nessun rappresentante degli enti locali. La nuova visita in Campania della commissione parlamentare d`Inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella (nella foto), sarà in missione da oggi fino a giovedì. A comunicarlo una nota della stessa commissione. Tra le audizioni previste quella del Prefetto e Questore di Casería, del Capo del centro Dia di Napoli, del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli e del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, unico rappresentante della politica che verrà ascoltato dalla commissione all`ennesima missione sul territorio. La scelta di sentire quasi in via esclusiva i rappresentanti delle forze dell`ordine ed i magistrati si configura infatti con l`obiettivo dei parlamentari che stavolta non intendono affrontare il tema dell`impiantistica e delle prospettive di smaltimento, bensì la visita vuole andare in questo caso più a fondo sulle vicende che tuttora lega la criminalità organizzata allo smaltimento illegale dell`immondizia. Una visita che dunque si rende necessaria dopo i tanti allarmi arrivati in merito alle denunce sul territorio compreso tra Napoli e Casería. Particolare attenzione, a quanto pare, verrà anche destinata alla vicenda della "Terra dei Fuochi" (proprio nel territorio compreso tra le due province) che negli ultimi mesi ha calamitato l`attenzione dell`opinione pubblica. La commissione contro le Ecomafie, infatti, ascoltando forze dell`ordine e magistrati intende capire a che punto si è a riguardo delle indagini che stanno tentando di eliminare o quantomeno ridurre il dannoso problema. Insomma, il presidente Pecorella e gli altri parlamentari riferiranno poi al Governo quanto raccolto nella missione in Campania. Quello dei clan resta lo spauracchio più grande al fine di evitare nuove influenze che possano riportare le criticità al momento superate.