Terra di veleni: ad Acerra il libro di Tarro e Giordano

9 ottobre 2012
Fonte: Il Denaro

CAMPANIA Terra di veleni: è stato presentato nei giorni scorsi, ad Acerra, il libro bianco sul rapporto tra inquinamento e tumori. Grazie al volume scritto dai ricercatori napoletani Antonio Giordano e Giulio Tarro si riaccendono i riflettori sullo scempio ambientale causato dalle ecomafìe con un rapporto ormai evidente con l`aumento delle patologie oncologiche (malattie genetiche e forme di cancro) sul territorio campano. Il volume, pubblicato in collaborazione con Denarolibri, affronta con metodo scientifico il tema delle malattie tumorali legate a fattori di rischio ambientale. "Il nostro territorio spiega Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia - è tra quelli più colpiti a livello tumorale in Europa con dati allarmanti anche nelle fasce di età più giovani. Difficile pensare che questo aumento di tumori sia dovuto solo a problemi di carattere individuale come stile di vita ed alimentazione". Secondo un recente studio effettuato dell`Istituto Pascale di Napoli, è stato stimato un aumento del 47 per cento dei tumori nei prossimi anni, rispetto alla media nazionale del resto d`Italia. Dati allarmanti che hanno trovato riscontro anche in altri studi pubblicati dalF associazione italiana di Oncologia medica (Aiom) e dall`associazione italiana registri tumori (Airturn) secondo cui il trend di malati di tumore in Campania continua a crescere . Il libro bianco raccoglie i risultati di numerose analisi scientifiche ed indagini epidemiologiche realizzate negli anni e le testimonianze di esperti, tecnici e rappresentanti della società civile. Rea queste quella di Alfredo Mazza, autore di una pubblicazione per la rivista scientifica Lancet in cui si indicavano le aree di Casería nord e Napoli est come le zone con maggiore incidenza di tumori. A 35 anni compiuti dal primo studio ambientale di Giovan Giacomo Giordano, papa di Antonio si assiste ad un evidente cambiamento delle condizioni ambientali.
"La nostra Regione - conclude lo scienziato - ha più di tutte sofferto una cattiva gestione dei rifiuti e crimini ambientali commessi nel corso tempo. Ora servono controlli e bonifiche.

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