I dati dell`Osservatorio regionale del 2011. L`Asia: nei primi mesi eravamoinpiena emergenza

Raccolta differenziata, è guerra di cifre "Alto che 70 è ferma al 18.5 per cento

6 ottobre 2012 - Bianca De Fazio
Fonte: Repubblica Napoli

IL SINDACO di San Giorgio a Cremano, Mimmo Giorgiano, lancia l`allarme: «C`è il blocco quasi totale deglistirregionali». E racconta che da ieri «ci è stato comunicato dalla Provincia che non possiamo più scaricare i nostri rifiuti a causa di un blocco causato non sappiamo da cosa. Ci risulta che solo pochi Comuni — continua — potranno sversare nei prossimi giorni grazie ad"amicizie" politiche. Mentre da giorni i nostri camion, chesversanosolotre volte a settimana visto che abbiamo la raccolta differenziata al 65 per cento, fanno anche 40 ore di fila».
Il rischio di una nuova emergenza legata alle relative capacità ricettive degli stìr si nrofila proprio quando la Regione, o meglio l`Osservatorio regionale per i rifiuti, pubblica i dati sulla produzione annuale dirifiuti e sulle percentuali di raccolta differenziata Comune per Comune. Dati che fanno partire la guerra delle cifre, perché vi si legge che Napoli, nel 2011, era ferma al 18.05 per cento di raccolta differenziata. Ed il 2011 è Ã anno che ha dato il via all`amministrazione de Magistris ed alle promesse di una differenziata che avrebbe, tambur battente, raggiunto quota 70 per cento in tutta la città. Quota dalla quale siamo ancora lontani, anche a causa dei mancati finanziamenti da Roma (prima garantiti e poi negati).
«Ma quel 18 per cento di differenziata nel 2011 - afferma il presidente dell`Asia Raffaele Del Giudice — si spiega col fatto che nei primi mesi di quell`anno eravamo ancora inpiena emergenza rifiuti». E con i cumuli nelle strade la differenziata era praticamente paralizzata. «Quello della Regione è un calcolo annuale, ma nel secondo semestre dello stesso anno siamo arrivati al 25 per cento di differenziata. Con un picco registrato nel mese di dicembre». Ed è lo stesso 25 per cento che Napoli fa registrare oggi. «Salvo nei quartieri dov`è decollato il porta a porta: ai Colli Aminei la differenziata è al 75 per cento, come a Scampia, dove abbiamo rapidamente ottenuto ottimi risultati. Il 70 percento lo abbiamo a Bagnoli ed a Posillipo, il 65 per cento a Chiaiano». Che sarebbero dati lusinghieri se non scontassero quelli del resto della città, che portano ad abbassare la media di differenziata ad appena il 25 per cento. «Colpa anche — aggiunge Del Giudice — delle 2.000 tonnellate al mese di rifiuti "importati" dai Comuni limitrofi».
Una vecchia questione che non si riesce a risolvere in mancanza di controlli. Come scarseggiano, i controlli, per i commercianti che dovrebbero depositare i cartoni piegandoli, senza infi larli nei cassonetti dove, una volta sporchi, non possono più essere riciclati. «Chiediamo l`aiuto dei commercianti. Basta un loro piccolo impegno», insistei! presidente dell`Asia. Che non fa sconti al governo: «Se da Roma si interrompe il flusso dei finanziamenti saltano i turni di raccolta della differenziata. Un esempio?
Per portare l`umido a Padova paghiamo 170 euro a tonnellata. Se non abbiamo i soldi, la raccolta differenziata ha uno stop». E ieri un comunicato della A2A, la società che gestisce il termovalorizzatore diAcerra, ha reso noto che l`impianto, nei primi 9 mesi del 2012 ha «confermato il 100% della capacità produttiva, trattando 460 mila tonnellate di rifiuti. E sono stati immessi in rete 420 GWh di energia elettrica, pari al fabbisogno energetico di 200 mila famiglie. Evitando cosi il consumo di 75.000 tonnellate di petrolio equivalente».
Il calcolo
Quello della Regione è un calcolo annuale, nel secondo semestre dello stesso anno siamo arrivati al 25 per cento
La media

Tocchiamo la punta del 70 a Bagnoli e Posillipo ma la media si abbassa con i dati degli altri quartieri

 

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