ERCOLANO. A oltre un anno dalla firma dell`accordo su un ciclo innovativo sub-metropolitano

E` un miraggio il piano rifiuti per la zona rossa

La città vede allontanarsi la speranza di un abbattimento dei costi della Nu
2 ottobre 2012 - c.f.
Fonte: Metropolis

Ercolano. Resta un pallido miraggio, ad oltre un anno dalla stipula ufficiale dell`accordo, il famoso piano rifiuti della "zona rossa". 11 progetto, siglato nel luglio 2011 dai 18 sindaci dell`arca vesuviana, dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ñ da quello della Provincia di Napoli, Luigi Cesare, con l`obicttivo di creare un vero e proprio ciclo di rifiuti innovativo sub metropolitano, volto ad abbattere i costi di smaltimento cancellando di fatto l`ombra delle emergente resta, infatti, al palo. Dato che emerge con chiarezza anche ad Ercolano, la città nella quale, secondo gli accordi, dovrebbe sorgere un impianto di trattamento dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione.
I ritardi generali sul progetto, associati ai tempi biblici della burocrazia, hanno però già cancellato, dal novero dei proprictari terrieri che avevano aderito alla manifestazione di interesse una delle im prese che aveva presentato la documentazione al comune. Un segnale negativo per il progetto realizzato poco più di un anno fa, ma anche per la città, che vede allontanarsi sempre più la possibilità di abbattere gli enormi costi del servizio di smaltimento dei rifiuti.
Il servizio di nettezza urbana a Ercolano, infatti, è schi//ato, nel giro di pochi anni dai 9milioni previsti nel primo appalto, ai 10 ñ mezzo di oggi. Aumenti generati dai rincari decisi dalla provincia sul costo di smaltimento dei rifiuti, che proprio qualche settimana fa hanno spinto la giunta comunale ad approvare le tanto discusse tariffe record:
con aumenti che vanno dal 10% al 40%. Una mazzata che Ercolano, come altri comuni, avrebbe dovuto ammortizzare mettendo in campo tutte le iniziative volte all`attuazione del progetto realizzato, assieme agli altri 17 comuni dell`area vesuviana, poco più di un anno fa. Il progetto, specie ad Ercolano, potrebbe, dunque, rappresentare una bella boccata d`ossigeno, anche se per l`attuazione definitiva, burocrazia a parte, bisogna attendere segnali incoraggianti anche da parte degli altri enti che hanno deciso di aderire al progetto. Aspettando che qualcosa si muova, intanto, gli ambientalisti non fanno segreto della propria indignazione. "Che ne è di quell`accordo?- scrivono sul proprio blog i comitati- A distanza di un anno non si vedono progressi e nemmeno prospettive. Su quell`accordo- scrivono- è calato il silenzio. Le 21 firme di amministratori e presidenti di Provincia e Regione, non valgono nulla se quello che c`è scritto non viene realizzato. Degli impianti presenti nel progetto, ad oggi, nemmeno uno è stato realizzato".

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