Berlusconi chiama a raccolta «volontari da tutta Italia»
Da Napoli appello per l'emergenza. E sulla discarica di Chiaiano la conferma: «Si farà»
12 giugno 2008 - Francesca Pilla
Fonte: Il Manifesto
È più forte di lui, quando pensa di avere ragione non riesce a tenere un cecio in bocca, sia questo il «Kapò» diretto all'europarlamentare Schulz - in coincidente presenza a Napoli con la visita del premier - siano le sue doti da macho o l'affare rifiuti. E ieri l'ha rifatto: «Il sito di Chiaiano si farà. Ci sono 25 metri tra il fondo della discarica e la falda acquifera, per legge ne servono due. Ne eravamo sicuri, ma aspettiamo i risultati finali visto che ormai li abbiamo richiesti».
Delle due l'una o attende l'esito dei carotaggi del team composto da tecnici del sottosegretario Guido Bertolaso e da quelli dei comitati prima di dare il via libera, oppure era già in possesso delle informazioni necessarie e per nulla interessato ad acquisirne di nuove. Ma se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sul contentino concesso alle popolazioni interessate, per poi portare le stesse 700mila tonnellate di immondizia in pieno centro cittadino, Silvio Berlusconi rincara sparando a zero, nuovamente, sulla sinistra «smidollata»: «Non ci faremo ostacolare da minoranze organizzate, non faremo come l'estrema sinistra che pensava al dialogo come forma di democrazia e invece sconfinava nell'anarchia».
Così il cavaliere torna a Napoli e sostiene la fotocopia di discorsi già fatti sull'argomento. Lui ha le soluzioni in tasca o almeno afferma di averle, e se non le ha sa come renderle credibili. La città pulita entro venti giorni, nonostante ci siano 28mila tonnellate di rifiuti in periferia e se ne dichiarino 3mila in città. Il termovalorizzatore di Acerra pronto a fine anno, o almeno la prima linea, anche perché ha già chiarito, e ieri l'ha ribadito, che grazie all'emergenza sono state abolite tutte quelle regole sulle gare d'appalto, che Berlusconi definisce «insopportabili lungaggini». Aprirà, quindi, ogni discarica necessaria e l'esercito «non sarà solo a guardia degli impianti, ma avrà anche la direzione tecnica degli stessi». Porterà avanti la superprocura incaricata a Napoli, nella persona del procuratore Giandomenico Lepore e senza possibilità di sdoppiamenti con Salerno, di occuparsi delle inchieste sui rifiuti, nonostante i «consigli» del csm e le obiezioni della procura sui mezzi a disposizione. Comincerà infine la raccolta porta a porta, per questo arriveranno volontari da tutta Italia per l'impresa, anche perché il presidente ambientalista ricorda che «tra il 40 e il 60% dei rifiuti è costituito da imballaggi». Nel frattempo, invece di varare un decreto per limitare le industrie ci teniamo quello «militarizzato» sui siti e le spedizioni quotidiane verso la Germania che ci costano, a detta dello stesso premier, oltre 300mila euro al giorno.
Delle due l'una o attende l'esito dei carotaggi del team composto da tecnici del sottosegretario Guido Bertolaso e da quelli dei comitati prima di dare il via libera, oppure era già in possesso delle informazioni necessarie e per nulla interessato ad acquisirne di nuove. Ma se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sul contentino concesso alle popolazioni interessate, per poi portare le stesse 700mila tonnellate di immondizia in pieno centro cittadino, Silvio Berlusconi rincara sparando a zero, nuovamente, sulla sinistra «smidollata»: «Non ci faremo ostacolare da minoranze organizzate, non faremo come l'estrema sinistra che pensava al dialogo come forma di democrazia e invece sconfinava nell'anarchia».
Così il cavaliere torna a Napoli e sostiene la fotocopia di discorsi già fatti sull'argomento. Lui ha le soluzioni in tasca o almeno afferma di averle, e se non le ha sa come renderle credibili. La città pulita entro venti giorni, nonostante ci siano 28mila tonnellate di rifiuti in periferia e se ne dichiarino 3mila in città. Il termovalorizzatore di Acerra pronto a fine anno, o almeno la prima linea, anche perché ha già chiarito, e ieri l'ha ribadito, che grazie all'emergenza sono state abolite tutte quelle regole sulle gare d'appalto, che Berlusconi definisce «insopportabili lungaggini». Aprirà, quindi, ogni discarica necessaria e l'esercito «non sarà solo a guardia degli impianti, ma avrà anche la direzione tecnica degli stessi». Porterà avanti la superprocura incaricata a Napoli, nella persona del procuratore Giandomenico Lepore e senza possibilità di sdoppiamenti con Salerno, di occuparsi delle inchieste sui rifiuti, nonostante i «consigli» del csm e le obiezioni della procura sui mezzi a disposizione. Comincerà infine la raccolta porta a porta, per questo arriveranno volontari da tutta Italia per l'impresa, anche perché il presidente ambientalista ricorda che «tra il 40 e il 60% dei rifiuti è costituito da imballaggi». Nel frattempo, invece di varare un decreto per limitare le industrie ci teniamo quello «militarizzato» sui siti e le spedizioni quotidiane verso la Germania che ci costano, a detta dello stesso premier, oltre 300mila euro al giorno.