Piano rifiuti, a Bruxelles la lettera italiana
NAPOLI. Nessun silenzio, l`Italia ha replicato come d`accordo con Bruxelles ed ora ha nuovamente in mano la possibilità di evitare la supermulta dell`Ue per le difficoltà nello smaltimento dei rifiuti in Campania. La missiva alla Commissione europea è tuttavia arrivata con due giorni di ritardo, ma questo non dovrebbe da solo pregiudicare il giudizio continentale sull`Italia. Dunque la Commissione ha in mano la risposta dell`Italia alle nuove richieste sul piano rifiuti della Campania, poste a fine luglio dagli uffici del commissario europeo all`Ambiente, Janez Potocnik. «Abbiamo ricevuto la risposta italiana il 17 settembre e la stiamo esaminando», confermato il portavoce del commissario, Joseph Hennon. Del resto a rassicurare tutti era stato sin da subito l`assessore regionale all`Ambiente, Giovanni Romano: «Si tratta solo di tempistica burocratica - aveva replicato dopo l`allarme della scorsa settimana - abbiamo regolarmente risposto alle puntualizzazione sul Piano richieste dall`Ue e sotto questo aspetto non abbiamo nulla da temere. L`Italia ha quindi presentato la risposta alle ulteriori richieste sul piano di rifiuti in Campania provenienti dai servizi della Direzione ambiente alla Commissione europea: la data limite era infatti fissata al 15 settembre, un sabato, e la lettera è giunta il lunedì successivo, 17 settembre. La presentazione da parte dell`Italia del programma della Campania per il periodo transitorio 2012-2016,risale allo scorso 22 giugno. Tuttavia, la prima valutazione del testo - ricorda il portavoce Hennon, «aveva mostrato che, nonostante i progressi notevoli fatti, il programma non conteneva indicazioni sufficienti riguardanti tutti i progetti previsti per le infrastrutture. In particolare per quanto concerne l`ubicazione di nuove discariche». Per questo il 24 luglio scorso gli uffici della Direzione generale dell`Ambiente alla Commissione europea hanno inviato una lettera alle autorità italiane chiedendo loro di fornire le informazioni mancanti, sia sulle opere più importanti che sulla tabella di marcia. Lunedì 17 settembre la risposta dell`Italia, ora au`esame della Commissione europea che rischia di far perdere i circa 170 milioni di euro di risorse destinate al settore della Campania tuttora "congelati", oltre a comminare una supermulta di altri 130 milioni che porterebbero a 300 milioni le perdite per le casse italiane e della Regione. Insomma, lo spauracchio c`è poiché come ha sottolineato lo stesso Romano «siamo tuttora carenti dal punto di vista delle discariche e dei termovalorizzatori anche se nella lettere abbiamo evidenziato tutti i progressi compiuti come la realizzazione e l`attivazione del primo impianto di compostaggio anaerobico ad Eboli, l`ottimo trend per quanto riguarda la raccolta differenziata e soprattutto la riduzione a monte della produzione di rifiuti». L`impressione è che all`Italia possa essere concessa una nuova proroga nel tentativo di essere più precisi anche sulle questioni invasi ed inceneritori. Non sembra pensarla così l`eurodeputato Enzo Rivellini: «Mi sono confrontato con il direttore generale all`Ambiente della Commissione europea, il dottor Karl Falkenberg. Mi ha specificato che il Piano è ancora lacunoso». Intanto, una missione di eurodeputati della commissione Petizioni del Parlamento Ue, presieduta da Erminia Mazzoni (Pdl), si recherà dal 29 al 31 ottobre a Roma e Napoli per esaminare la situazione rifiuti nelle due regioni. I mèmbri dell`Aula di Strasburgo intendono incontrare le autorità nazionali, regionali e locali per avere informazioni più chiare».