Discariche, i dubbi dell`Ue: serviranno ulteriori chiarimenti
BRUXELLES. La Commissione europea ieri ha confermato di aver ricevuto la lettera con cui l`Italia tenta di rispondere alla richiesta di chiarimenti sul piano rifiuti della regione Campania, avanzata lo scorso luglio dalle autorità europee. «Abbiamo ricevuto la risposta italiana il 17 settembre e la stiamo esaminando», ha detto Joe Hennon, il portavoce del commissario all`Ambiente, Janez Potocnik.
Le scadenze poste da Bruxelles sono state rispettate, anche se la missiva italiana è arrivata sul tavolo della Commissione appena in temp o: l`ultimatum di sabato 15 settembre era di fatto slittato a lunedì per la chiusura degli uffici dell`esecutivo comunitario.
Ora si apre una nuova fase, in cui la Direzione Ambiente della Commissione valuterà i contenuti della lettera italiana. E l`esame potrebbe durare «giorni o settimane», spiegano fonti comunitarie. L`esito non è scontato perché - come ha ricordato anche ieri il portavoce di Potocnik il piano rifiuti «non conteneva indicazioni sufficienti riguardanti tutti i progetti previsti per le infrastrutture».
Sotto la lente di ingrandimento della Commissione finiranno soprattutto i chiarimenti «sull`ubicazione di nuove discariche», ha spiegato Hennon. Nella sua lettera di luglio, il direttore generale della sezione Ambiente, Karl Falkenberg, aveva sollevato seri dubbi sui «progetti infrastnitturali pianificati», chiedendo di fornire maggiori informazioni sia sulle opere mancanti - le discariche e gli impianti di compostaggio - sia sui calendari di realizzazione - Bruxelles vuole cronoprogrammi precisi per poter procedere con il monitoraggio trimestrale. Nel piano intermedio di gestione dei rifiuti 2012-2016 ci sono troppe lacune ein congruenze. La Commissione chiede anche di sapere che fine fanno i rifiuti inviati nelle altre regioni italiane e come verranno trattati.
Bruxelles, inoltre, vorrebbe che le autorità italiane rendessero «pubblico il programma» per rafforzare «la fiducia dei cittadini e l`accettazione sociale dei provvedimenti».
Dentro i corridoi della Commissione si respira nuovamente un`aria di sfiducia nei confronti della Campania. Malgrado il riconoscimento di «progressi notevoli» dovuti all`adozione del piano, i tecnici dell`esecutivo comunitario iniziano a dubitare della reale volontà di Comune, Provincia e Regione di mettersi alle spalle l`emergenza rifiuti.
Secondo l`eurodeputato Enzo Rivellini, che nei giorni scorsi ha incontrato Falkenberg, il direttore generale della sezioneAmbiente ha «specificato che il piano presentato è ancora lacunoso, poco attendibile, poco concreto e pieno solo di buone intenzioni». Insomma, «il giudizio tecnico ad oggi è negativo», ha detto Rivellini. Falkenberg avrebbe promesso che «la definizione dell`intera vicenda avverta entro fine anno».
Ma prima di chiedere alla Corte europea di giustizia una nuova condanna dell`Italiaperi rifiuti campani - con una multa da decine di milioni di euro - la Commissione potrebbe anche decidere di proseguire il dialogo con le autorità campane. «Una nuova richiesta di chiarimenti non è da escludere», spiega una fonte comunitaria.
Nel frattempo, la commissione Petizioni dell`Europarlamento, presieduta da Erminia Mazzoni, ha annunciato che invierà una sua delegazione a Roma Napoli dal 29 al 31 otto bre per esaminare la situazione dopo le decine di denunce