Lo scenario Nei bandi di gara sarà previsto che i soldi per gli studi siano restituiti

Rifiuti, sei nuovi impianti per convincere l'Ue

Dalla Regione 1,8 milioni per i progetti. Al via gassificatore e temiovalorizzatore per le ecoballe
18 settembre 2012 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Via libera a 1,8 milioni di euro per progetti e studi di fattibilità per sei impianti di trattamento di rifiuti oltre alle discariche. Parliamo di 4 digestori anaerobici pressso gli Stir di Avellino, Casalduni, Santa Maria Capua Vetere e Battipaglia oltre a un gassificatore nel casertano, una o due discariche per le province di Napoli e Salemo e un termovalorizzatore per le ecoballe nel giuglianese.
Parliamo di quasi 2 milioni di euro per il cofinanziamento delle anticipazioni dei costi della progettazione preliminare e degli altri preliminari accertamenti tecnici, da effettuarsi a cura dei commissari e messi a disposizione da palazzo Santa Lucia grazie a una tranche del Fondo sviluppo coesione (Fsc) garantiti da Bruxelles. Obiettivo 2016 quando il ciclo dei rifiuti entrerà, ipotizzano i tecnici, a regime. E questo tassello dei finanziamenti per i progetti è parte integrante di quel piano inviato dalla Regione (d`intesa con Province e Comuni) al governo e poi trasmesso da Palazzo Chigi alla Commissione europeanel tentativo di scongiurare la maxi-multa più volte minacciata da Bruxelles. «E un ulteriore prova della volontà della Regione di accelerare e snellire le procedure. E` nostro interesse infatti avviare il riordino del ciclo dei rifiuti che non può che passare per la realizzazione degli impianti», ragiona l`assessore regionale all`Ambiente Giovanni Romano.
In totale ci saranno 4 milioni di euro per gli studi, ma per ora garantiti 1,8 milioni. «Le spese ammissibili riguardano esclusivamente quelle necessarie per la progettazione preliminare e gli altri preliminari accertamenti tecnici ancora non realizzati e finalizzati alla definizione di programmi dei singoli commissari; ovvero sono ammissibili le sole spese tecniche per le progettazioni e gli altri accertamenti tecnici», è scritto nella delibera di giunta del 6 settembre scorso.Afarelapartedelleone, è chiaro, è il termovalorizzatore che dovrebbe smaltire quelle 6 milioni di tonnellate di ecoballe accatastate tra Napoli e Caserta. E, quindi, 800 mila euro nelle disponibilità di Alberto Carotenuto, preside della Facoltà di Ingegneria della Parthenope in qualità di commissario ad acta. «Caratterizzazione del rifiuto mediante azioni di carotaggio dei rifiuti stoccati, nonché progettazione preliminare, per l`affidamento della realizzazione e gestione dell`impianto di termovalorizzazione, alla stregua di quanto previsto nel piano stralcio», lo studio preliminare previsto per il megaimpianto. Centomila euro invece per ognuno dei quattro impianti di biodigestione presso gli Stir e per il gassificatore e 500mila euro per il viceprefetto Ruberto in qualità di commissario per le discariche da individuare nelle province di Napoli e Salerno. Soldi che dovrebbero rientrare nelle casse statali attraverso il project financing e la successiva gestione ai privati. Nella delibera, infatti, è esplicitamente previsto come «negli atti di gara e nel successivo atto di concessione dell`opera da realizzarsi, l`impegno del concessionario alla restituzione alla Regione e alla Provincia delle somme rispettivamente erogate per le spese tecniche e di progettazione». Intanto sembra intravedersi uno spiraglio per le risorse da mettere a disposizione dei Consorzi di Bacino come misura immediata per consentire la prosecuzione delle attività ed il pagamento delle spettanze ai lavoratori». Ieri nel corso di una riunione a Roma presso il ministero dell`Ambiente è stata individuata una exit strategy: «Reperiremo le risorse finanziarie necessarie e abbiamo già stabilito i prossimi passaggi per conseguire l`obiettivo entro la fine di questo mese. Nei prossimi giorni, quindi, lavoreremo per concretizzare quanto stabilito, coinvolgendo i due commissari liquidatori», conclude l`assessore Romano.

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