Campania, bloccati rifiuti radioattivi. Bertolaso: destinati a Savignano.

16 giugno 2008 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli
Primo giorno, primo sequestro di rifiuti radioattivi. Offre una garanzia ma anche un giallo, l´esordio operativo della discarica di Savignano Irpino. L´impianto, aperto 48 ore fa tra la rabbia dei cittadini e del sindaco Ciasullo, realizzato durante la gestione dell´ex commissario Gianni De Gennaro e collaudato in tempi record dallo staff del sottosegretario Guido Bertolaso, è al momento l´unico in Campania dotato di strumenti che i militari adoperano per rilevare eventuali tracce di rifiuti pericolosi. 
Così, intorno alle 12, scatta il segnale di anomalia. «C´è radioattività». Molto lieve, verrà precisato più tardi. Ma la scoperta si tinge subito di mistero. O solo di confusione.
In un primo momento i tecnici guidati dal sottosegretario Bertolaso denunciano infatti il ritrovamento, seppur lieve, di «alcune tracce di radioattività in un carico di rifiuti sanitari bloccati all´ingresso del sito». Si tratta di quantità modeste di "iodio 131", stessa sostanza che si usa negli ospedali per eseguire test come scintigrafie tiroidee, e la cui presenza già aveva fatto scattare, nove giorni fa, il temporaneo sequestro di un carico di immondizia proveniente dalla Campania e diretto ad Amburgo. «Ma questo materiale già tra alcuni giorni perderà il suo potenziale radioattivo», precisano gli esperti. La nota dello staff di Bertolaso parla inoltre di rifiuti ospedalieri. E aggiunge che il capo della Protezione civile ha denunciato i responsabili di quel carico. È, in fondo, anche la prova che il nuovo corso voluto dal capo della Protezione civile funziona. Controlli «accurati»: eseguiti sull´ingresso della discarica. Ma poco dopo arriva la netta smentita del direttore dell´impianto appena avviato, Liberato Imperato, il quale nega il ritrovamento di reperti radioattivi. «E´ un equivoco, qui abbiamo trovato pneumatici, non Iodio 131». Passano pochi minuti e cambia di nuovo la scena. Il direttore viene a sua volta smentito dal generale dell´Esercito, nonché capomissione tecnico della struttura di Bertolaso, Franco Giannini. Il generale ribadisce la presenza di tracce di quella sostanza tra i rifiuti impropri che stavano per essere scaricati. E la stessa conferma arriva a sera dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che coglie l´occasione per «ringraziare i militari per l´intesa e la collaborazione già instaurata con le forze dell´ordine» nella delicata gestione di una crisi che vedrà per la prima volta i soldati «equiparati» ad agenti di pubblica sicurezza proprio a ridosso dei siti della discordia. Aggiunge ancora La Russa: «Le forze dell´ordine e, quando richiesti, i militari, sono al servizio dell´Italia per garantire la sicurezza interna ed esterna e il rispetto delle leggi, ciascuno nell´ambito dei propri compiti».
Sulla vicenda arriva in serata anche una nota dei comitati civici di Chiaiano. Che lanciano la loro severa deduzione: «Questa è la prova che il piano rifiuti è una trappola». Si legge nella nota: «Il carico radioattivo ritrovato mentre andava nella discarica appena aperta a Savignano dimostra tutto il pericolo che questo piano rifiuti rappresenta per la Campania. Se da un lato c´è la gestione illegale dei rifiuti che può portare a situazioni come quella di Savignano, dall´altro c´è il decreto governativo che legalizza lo sversamento della gran parte dei rifiuti tossici (fanghi chimici, ceneri pesanti) per fare della Campania lo sversatoio a basso prezzo dell´industria settentrionale».

 

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