Comitati anti-discarica in rivolta: intervenga l`Europa
TERZIGNO. Cittadini sul piede di guerra. Pronti ad invocare convenzioni intemazionali. Sono i cittadini che, pacificamente, reclamano il diritto alla salute. La Rete dei Comitati Vesuviani dopo aver appreso la decisione del Governo Monti di impugnare il registro tumori della Campania ha chiesto, ai sensi della convenzione di Aarhus l`intervento dell`Ue e dell`Oms. «Viene minato il diritto dei cittadini campani a rendere finalmente evidente il disastro ambientale a cui sono costretti, inficiato il principio di precauzione per la salvaguardia della salute - denuncia il portavoce della Rete dei comitati Franco Matrone - si elude la possibilità di dimostrare il necessario nesso di causalità tra l`enorme incidenza di patologie anche tumorali, e lo stato d`inquinamento delle matrici aria, acqua e terreno che in Campania ha raggiunto livelli catastrofici».
Dal Vesuvio parte l`Sos per la Campania e dopo poche ore l`Europa risponde: «Ciò che sta accadendo in queste ore ha il sapore dell`assurdo. La salute dei cittadini non può passare in secondo piano per via della riduzione delle spese»: è quanto ha affermato il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella che si è subito attivato: «I comitati riceveranno il sostegno dell`Unione: già oggi prowederò a rappresentare le istanze dei cittadini presso la Commissione dell`Ue e mi impegnerò ad individuare possibili finanziamenti». Il vicepresidente ha poi assicurato che nei prossimi giorni incontrerà i comitati e l`oncologo Antonio Marfella. «Confido, comunque, nel Governo Monti affinchè torni sulla questione e compia una scelta di coscienza» ha concluso Pittella. Domani, intanto, va in scena la protesta: la prima iniziativa è prevista per le 13 presso l`Istituto Pascale di Napoli, oltre i comitati civici e diversi esponenti del scientifico, anche il responsabile regionale dell`organizzazione «Prima Persona», fondata proprio da Pittella, Marco Esposito. E sempre dalle sezioni di Napoli e Salemo dell`associazione prende il via una raccolta firme: «Da martedì lanceremo una campagna a cui stanno aderendo diverse testate giornalistiche, oltre una petizione per chiedere al Governo di fare dietrofront», afferma Alfonso Gentile responsabile cittadino di "Prima persona". «E` un atto incomprensibile che non può essere accettato da chi vive in un territorio investito negli ultimi decenni da un disastro ambientale» conclude Roberto Viscido, responsabile della sezione salernitana. L`onda di dissenso, insomma, è destinata a crescere. In campo anche il volontariato: «Stiamo invitando le associazioni del territorio - spiega Giuseppe De Stefano presidente del Csv di Napoli - a mobilitarsi per fare si che il Governo ritorni sulla propria scelta».