Marfella (Isde) sul web «Sto piangendo in silenzio, in tutti questi anni non avevo mai smesso un secondo di avere speranza»

Stop al Registro Tumori, catena umana al Pascale

Terra dei Fuochi II Governo impugna la legge regionale, medici ambientali e associazioni: siamo in guerra
16 settembre 2012 - Luca Marconi
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell`individuo e interesse della collettività». Questa la premessa, che muoverà, domattina, i medici per l`ambiente dellisde e molte altre realtà associative e comitati a cingere con una «catena umana» l`ospedale oncologico Pascale. Cosa è successo, nella cosiddetta «Terra dei fuochi», dei roghi tossici incontrollati (di rifiuti speciali) in corso dall`esaurimento delle discariche, legali e illegali, della regione? Ð Governo, per ragioni economiche, dopo aver dato uno stop al Sistri, il sistema di rilevamento satellitare dei movimenti di trasporto dei rifiuti speciali e industriali, ha impugnato la legge regionale che istituiva il Registro dei Tumori, approvata il io luglio 2012, ma ottenuta dall`Isde e dai comitati dopo lunghi e faticosi anni di proteste, nonché di assoluzioni in Tribunale a favore dei «signori» dei rifiuti: un registro dati fondamentale, anche ai fini giudiziari infatti, che mette in relazione le malattie oncologiche con la compromissione dell`ambiente, recuperando anche i dati del «turismo sanitario», degli ammalati campani che cercano guarigione al Nord. L`impugnativa è davanti alla Corte Costituzionale per ragioni di disavanzo sanitario. I comitati della Terra dei Fuochi ora si dicono «in guerra» e scendono in strada con slogan molto forti.
In tantissimi, rispondono all`appello lanciato dall`oncologo dellisde, spesso consulente per le Procure, Antonio Martella, che sul Web pubblica una lettera molto "condivisa": «Sto veramente male, sto piangendo in silenzio, in tutti questi anni non ho mai smesso un secondo di avere speranza e di essere convinto che lo Stato italiano non fosse composto nella sua maggioranza da corrotti, lobbisti o addirittura eletti dai camorristi. Dopo una battaglia immane di migliaia di cittadini inermi che, solo con la propria presenza quotidiana sotto alla Regione, hanno di fatto imposto l`approvazione del registro tumori, la notizia del blocco di questa legge votata all`unanimità dai consiglieri campani mi ha distrutto come medico, cittadino, italiano». All`appuntamento della catena umana, per le 13 di domani, rispondo in tanti e tra questi i Verdi col leader Bonelli, la Municipalità di Scampia, le associazioni meridionaliste e ambientaliste. «Lunedì 17 settembre scenderemo tutti in piazza in Largo San Giuseppe Moscati, davanti l`ospedale Pascale, per difendere il diritto alla salute che di fatto viene negato a tutti noi privandoci del registro tumori: taglino le spese, invece, sui parlamentari».

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