Inceneritori Confermati gli impianti a Napoli Est e Salerno Immondizia all`estero: si ai viaggi

Rifiuti, piano Campania all'Ue: niente emergenza fino al 2016

Differenziata al 65% in cinque anni. Discariche: impegno per 4 nuovi siti
16 settembre 2012 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Nessun rischio di nuove emergenze fino al 2016, quando poi dovrebbero entrare in funzione gli impianti per il trattamento dei rifiuti. È un dossier di 50 pagine quello inviato dalla Regione (d`intesa con Provincee Comuni) al governo e poi trasmesso da Palazzo Chigi alla Commissione europea nel tentativo di scongiurare la maxi-multa più volte minacciata da Bruxelles.

La transizione
Nella prima parte del documento si spiegano nel dettaglio le modalità di smaltimento dei rifiuti in attesa della realizzazione dei termovalorizzatori di Salemo e Napoli Est. Attualmente, oltre all`inceneritore di Acerra e ai 7 Stir distribuiti sul territorio, il sistema campano può contare su 5 discariche per una capacità complessiva di un milione e 250mila tonnellate: 145mila tonnellate nei comuni di Savignano Irpino, San Tammaro e Terzigno «immediatamente disponibili»; 555mila tonnellate «disponibili entro la fine dell`anno» ultimando i lavori di realizzazione delle vasche nei siti di Savignano e San Tammaro; 350mila tonnellate a Chiaiano e Sant`Arcangelo «potenzialmente disponibili» ma in attesa del dissequestro; 200mila tonnellate da ricavare mediante l`ampliamento del 15 per cento delle discariche attualmente in funzione (ad eccezione di Chiaiano e Terzigno). A garantire tranquillità alla Campania, secondo gli entilocali, sono inoltre i trasferimenti in altre regioni italiane e all`estero (che dovranno però gradualmente diminuire, si legge nel dossier) e l'apertura di nuovi sversatoi (accompagnata tuttavia da incertezze e ritardi).

La differenziata
II piano così illustrato si basa su una costante riduzione della produzione di rifiuti grazie al contestuale incremento della raccolta porta a porta: entro dicembre «è possibile supporre il perseguimento del 45 per cento» mentre dal 2013 al 2015 si dovrebbe toccare quota 50 per cento; l`obiettivo del 65 per cento sarà invece «verosimilmente raggiungibile non prima del 2016». Gli sforzi maggiori dovranno essere concentrati nel capoluogo partenopeo: stando al cronoprogramma stilato da Palazzo San Giacomo, «a fine 2013 saranno quasi 600mila le utenze servite dal porta a porta» (oggi sono 250mila).

I termovalorizzatori
L`impegno assunto con l`Europa è di completare l`impianto di Salemo entro il 2015 e quello di Napoli Est nell`anno successivo (quando dovrebbe entrare in funzione anche l`inceneritore destinato alle ecoballe): per quanto riguarda il primo, «la stipula del contratto con la ditta vincitrice ha subito alcuni ritardi a causa del ricorso presentato dalla seconda classificata e della tempistica necessaria per il rilascio delle certificazioni»; in merito all`inceneritore di Napoli, invece, «è fissato per il primo ottobre l`incontro con l`Ati (costituita da A2A e da altre imprese, ndr) per le verifiche necessarie al completamento delle attività negoziali».

Le nuove discariche
È uno dei punti più critici. Il nuovo commissario, Raffaele Ruberto, «ha individuato quattro siti idonei peri quali sono stati realizzati progetti preliminari. A partire dal 2013 - scrivono gli uffici regionali - tali siti dovrebbero apportare un incremento della capacità di discarica pari a circa 500mila metri cubi».

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