Savignano, primi lavori per i militari pesature e controlli con le mascherine
15 giugno 2008 - Pierluigi Melillo
Fonte: Repubblica Napoli
Solo qualche applauso ironico ma nessuna contestazione. L´elicottero che porta il sottosegretario Guido Bertolaso è atterrato nel campo sportivo di Greci, poi via in auto scortato da polizia e carabinieri fino a Pustarza, dov´erano arrivati già dalla mattinata i primi compattatori con i rifiuti provenienti dal napoletano. Si sono formate subito le prime code lungo l´ex provinciale.
È LA STRADA che porta a Monteleone di Puglia, il paese del foggiano che già protesta per il passaggio dei camion con l´immondizia. Gli autisti percorrono l´autostrada Napoli-Bari fino all´uscita di Candela, attraversando poi il territorio pugliese per raggiungere la discarica, evitando di passare per i centri di Ariano e Savignano. Un sopralluogo, quello di Bertolaso, per verificare il funzionamento della prima vasca della discarica, l´unica che è stata completata a tempo di record dall´impresa Ibi: «Potrà contenere - assicura il geometra Liberato Imperato - fino a sessantamila tonnellate di rifiuti. Ma ci vorranno almeno altri sei mesi di lavori per completare tutta la discarica», aggiunge il responsabile del cantiere.
Insopportabile l´odore nauseabondo dei primi rifiuti sversati, che per settimane erano rimasti a marcire nelle strade e nei compattatori. Soldati, carabinieri e agenti di polizia, che garantiscono 24 ore su 24 la vigilanza del sito, sono stati costretti a indossare delle mascherine per proteggersi dal tanfo. I controlli sono rigorosi all´ingresso della discarica, dove gli uomini dell´esercito hanno montato una tenda: qui effettuano la pesatura e dopo le verifiche danno il via libera al passaggio del camion. Operazioni che ritardano il conferimento.
Nel lavoro di scarico vengono privilegiati i compattatori provenienti dalle altre province, soprattutto da Napoli. Ma il presidente del Cosmari Av 2, Vincenzo Sirignano incaricato della gestione di Pustarza chiarisce: «Dal momento in cui entreranno in funzione anche gli altri impianti riceveremo solo e soltanto rifiuti della provincia di Avellino». A Savignano il comitato antidiscarica si è arreso, tra la popolazione locale prevale la rassegnazione. Le residue speranze per fermare l´impianto sono affidate ai vari ricorsi amministrativi. Anche il sindaco delle barricate, Oreste Ciasullo (Pd), alza bandiera bianca: «Noi subiamo la violenza dei forti sui deboli», dice il primo cittadino di Savignano. «Il grande assente, ed il maggiore responsabile dell´accaduto, Bassolino, non ha mai avuto il coraggio di parlarci. Ormai non mi riconosco più in questo Pd».
Insopportabile l´odore nauseabondo dei primi rifiuti sversati, che per settimane erano rimasti a marcire nelle strade e nei compattatori. Soldati, carabinieri e agenti di polizia, che garantiscono 24 ore su 24 la vigilanza del sito, sono stati costretti a indossare delle mascherine per proteggersi dal tanfo. I controlli sono rigorosi all´ingresso della discarica, dove gli uomini dell´esercito hanno montato una tenda: qui effettuano la pesatura e dopo le verifiche danno il via libera al passaggio del camion. Operazioni che ritardano il conferimento.
Nel lavoro di scarico vengono privilegiati i compattatori provenienti dalle altre province, soprattutto da Napoli. Ma il presidente del Cosmari Av 2, Vincenzo Sirignano incaricato della gestione di Pustarza chiarisce: «Dal momento in cui entreranno in funzione anche gli altri impianti riceveremo solo e soltanto rifiuti della provincia di Avellino». A Savignano il comitato antidiscarica si è arreso, tra la popolazione locale prevale la rassegnazione. Le residue speranze per fermare l´impianto sono affidate ai vari ricorsi amministrativi. Anche il sindaco delle barricate, Oreste Ciasullo (Pd), alza bandiera bianca: «Noi subiamo la violenza dei forti sui deboli», dice il primo cittadino di Savignano. «Il grande assente, ed il maggiore responsabile dell´accaduto, Bassolino, non ha mai avuto il coraggio di parlarci. Ormai non mi riconosco più in questo Pd».