Isola ecologica, niente di fatto tra fondi bloccati e ritardi burocratici
MARANO. All`inizio dell`anno il Comune di Mugnano - che dista a pochi chilometri da quello di Maraño, ha inaugurato la sua isola ecologica. Altri comuni della periferia a nord di Napoli hanno fatto altrettanto e il Comune di Maraño, ben noto per il suo patrimonio culturale, resta ancora senza punto ecologico. Eppure l`apertura dell`isola, che sarebbe dovuta sorgere su un`area di un bene confiscato alla camorra in località La Volpe, al confine con il Comune di Calvizzano, era stata auspicata già due anni fa dall`allora sindaco di Maraño Salvatore Perrotta (Pd), che in una lettera indirizzata al presidente della Provincia Luigi Cesaro (Pdl), e al vice presidente del consiglio regionale della Campania Biagio lacolare (Udc), ne sollecitava l`interessamento presso la Regione Campania. Un intervento quello che avrebbero dovuto fare i politici di Regione e Provincia, finalizzato a far fronte alla consistente spesa. Allora due anni fa si parlò di una cifra di quasi SOOmila euro che a quanto pare non è mai arrivata nelle casse del Comune. Un impegno che sicuramente il commissario straordinario Gabriella Tramonti riprenderà e che sosterrà con forza perché appare paradossale che una città come quella di Maraño, che conta oltre 70mila abitanti, sia ancora sprovvista di un punto dove smaltire i rifiuti da riciclare. Ebbene, non solo dell`isola ecologica non ve n`è traccia, anche perché il finanziamento regionale (SOOmila euro) è tuttora congelato, ma ciò che più inquieta è che in una particella di quell`area, che complessivamente è pari a circa lOmila metri quadri, insistono alcune attività commerciali, pare mai sgomberate. Ma il mistero dell`isola ecologica mai realizzata non finisce qui: per installarla in quell`area (in un primo tempo si era pensato ad un sito con verde attrezzato) l`amministrazione Perrotta chiese e ottenne dall`Ufficio Territoriale di Governo, l`autorizzazione per il cambio di destinazione. Ma anche di quell`incartamento (la vicenda non è mai arrivata in Consiglio comunale) del cambio di destinazione insomma non v`è più traccia. Ð progetto dunque, vuoi per problemi burocratici o ritardi nei finanziamenti, rischia di rimanere definitivamente nel cassetto. Stessa musica anche per altri terreni confiscati dove potrebbero sorgere asili nido, piscine e attività ludiche. Scandali che si sommano a quelli dei fitti passivi, al palazzo Merolla che ha degli uffici non utilizzati eco. Riuscirà lady di ferro - così viene definita la Tramonti a sbrogliare la matassa, senza ancora i suoi due subcommissari? Intanto il prefetto di Napoli Andrea De Martino, che avrebbe dovuto ratificare la scelta dei sub commissari su Maraño, ad ottobre va via e lascerà il timone ad un prefetto di grande spessore.