Debiti Tarsu, il Comune salva la fondazione di don Luigi

Ieri l'incontro con Sodano. L'amministrazione dovrà modificare il regolamento
7 settembre 2012 - Flora Pironcini
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - La fondazione ¢ voce d`è criature` non chiuderà. Almeno non adesso. E` la notizia positiva giunta nella mattinata di ieri dopo l`incontro tra don Luigi Merola, I presidente dell`associazione, e l`amministrazione comunale. Poco meno di un mese fa il parroco di Forcella, impegnato con i minori a rischio, aveva ricevuto nella sede dell`associazione - l`ex villa del boss Brancaccio di Poggioreale, in via Piazzolla al Trivio, nel quartiere dell`Arenaccia - una richiesta da parte di Equitalia di oltre unidicimila euro come corrispettivo da versare nelle casse dell`Ente comunale per la Tarsu, la tassa sui rifiuti. Una somma fin troppo alta per chi lavora nel sociale. "Attraverso gli organi di stampa - ha detto don Merola - ho saputo che l`Amministrazione sta ragionando su come fare per modificare il regolamento della Tarsu per i beni confiscati " ma questa è pura politica e tecniche di amministrazione. "Ciononostante, stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho incontrato il vicesindaco Sodano e ho discusso con lui della situazione della fondazione " ha aggiunto il parroco di Forcella sottolineando che "nel corso dell`incontro interlocutorio, il Comune di Napoli si è preso l`impegno di risolvere nel più breve tempo possibile l ` `incidente ` e capire come intervenire sui debiti pregressi ". Si mette all`opera, quindi, l`ente di piazza Municipio pur di non vedere chiudere una delle realtà sociali più importanti della città." `A voce d`e` criature` - ha precisato don Merola - è un `associazione che aiuta i ragazzi disagiati e opera nel sociale, ed è impensabile che in una città come Napoli nascano realtà simili, in strutture confiscate alla camorra, che poi potrebbero essere costrette a chiudere per incidenti del genere". Intanto, nei giorni scorsi sono state tante le attestazioni di solidarietà verso l`operato del parroco e la volontà di vedere ancora aperta la porta dell`ex villa del boss Brancaccio: il presidente dell`Ordine degli Avvocati di Napoli, Francesco Caia, e Lucio d`Alessandro, Rettore dell`Università Suor Orsola Benincasa hanno dato la loro disponibilità ad intervenire nel caso di bisogno. Non solo: "Come municipalità cercheremo di aiutare don Merola (che oltretutto è consulente per la Legalità nella giunta di Gianturco, nda) e cercare un contributo in bilancio oppure, come stiamo operando per altre questioni, attraverso l`interesse dei privati " ha detto, il presidente del quarto parlamentino, Armando Coppola. "Uno smembramento della fondazione ha concluso - sarebbe visto solo come uno schiaffo morale al quartiere e come una sconfìtto per lo Stato che perderebbe opere sociali in un bene confiscato alla camorra".

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