«Sì, Hydrogest deve avere 40 milioni dal Commissariato»
15 giugno 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Massimo Menegozzo, il Commissario di Governo per le Bonifiche e la Tutela delle Acque, interviene sul caso dei depuratori che non vanno. Strutture affidate nel 2003 in concessione a Hydrogest, affinché le rendesse più efficienti e le gestisse. Abbandonate invece a se stesse, complice il mancato pagamento da parte del Commissariato, di quanto dovuto al concessionario.
Perché affidaste i depuratori ai privati?
Perché affidaste i depuratori ai privati?
«Per garantirne la gestione e l'adeguamento. Il finanziamento degli interventi era a carico del concessionario, il quale avrebbe dovuto incassare il corrispettivo della tariffa del servizio di depurazione e collettamento che i cittadini versano ai Comuni o ai gestori del servizio».
A quanto ammonta il debito del Commissariato verso Hydrogest?
«Quaranta milioni di euro. I Comuni o i gestori hanno difficoltà sia a riscuotere che a trasferire le somme necessarie per la gestione e la rifunzionalizzazione degli impianti».
Non sarebbe più logico che il privato riscuotesse da sé le quote della depurazione?
«Non è previsto dalle normative di riferimento: la legge Galli del 1994 e il decreto 152 del 2006».
Quale soluzione?
«È stato trasferito alla Regione il contratto di concessione degli impianti, stipulato a suo tempo tra il Commissario di Governo e Hydrogest. Palazzo Santa Lucia, diversamente dal Commissariato, è un'amministrazione ordinaria. È più facile esigere crediti nei suoi confronti. Il che dovrebbe indurre Hydrogest ad investire e ad adeguare finalmente i depuratori».
Da anni il litorale casertano non è balneabile. Uno dei problemi è quello dei Regi lagni, che immettono ogni sorta di veleno a mare. Come affrontarlo?
«Attuando, nell'ordine, sei interventi. Protezione passiva( recinzione per evitare lo sversamento dei rifiuti solidi e liquidi); vigilanza; riduzione alla fonte degli apporti di inquinanti civili, industriali e agricoli; completamento dei collettori comprensoriali, ristrutturazione ed adeguamento degli impianti di depurazione. Gli ultimi tre punti sono tra le opere da realizzare nell'ambito del project financing».
A quanto ammonta il debito del Commissariato verso Hydrogest?
«Quaranta milioni di euro. I Comuni o i gestori hanno difficoltà sia a riscuotere che a trasferire le somme necessarie per la gestione e la rifunzionalizzazione degli impianti».
Non sarebbe più logico che il privato riscuotesse da sé le quote della depurazione?
«Non è previsto dalle normative di riferimento: la legge Galli del 1994 e il decreto 152 del 2006».
Quale soluzione?
«È stato trasferito alla Regione il contratto di concessione degli impianti, stipulato a suo tempo tra il Commissario di Governo e Hydrogest. Palazzo Santa Lucia, diversamente dal Commissariato, è un'amministrazione ordinaria. È più facile esigere crediti nei suoi confronti. Il che dovrebbe indurre Hydrogest ad investire e ad adeguare finalmente i depuratori».
Da anni il litorale casertano non è balneabile. Uno dei problemi è quello dei Regi lagni, che immettono ogni sorta di veleno a mare. Come affrontarlo?
«Attuando, nell'ordine, sei interventi. Protezione passiva( recinzione per evitare lo sversamento dei rifiuti solidi e liquidi); vigilanza; riduzione alla fonte degli apporti di inquinanti civili, industriali e agricoli; completamento dei collettori comprensoriali, ristrutturazione ed adeguamento degli impianti di depurazione. Gli ultimi tre punti sono tra le opere da realizzare nell'ambito del project financing».