I sindacati sul piede di guerra «Quindici giorni di tregua, senza risposte sarà bataglia»

Sapna, ora è pressing sul ministero: deroga per non bloccare gli impianti

I vertici della Partecipata: confermare i tetti di spesa per pagare gli straordinari
4 settembre 2012 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

La Provincia obbliga la Sapna a disdire il patto integrativo che gli fa spendere quasi un milione e mezzo in più all`anno e la società scrive al ministero. «Abbiamo chiesto al dicastero della Funzione Pubblica di sapere se la legge che prevede nel 2012 lo stesso tetto di spesa del 2010 può essere applicate anche a Sapna», spiega l'amministratore unico Enrico Angelone. Lasocietànel2010 aveva una trentina di dipendenti, poi ha assorbito i lavoratori degli stir, come previsto da un`apposita norma. Questi erano stati gestiti prima da Fibe e poi da Asia. La partecipata del Comune di Napoli aveva utilizzato i1 contratto di Federambiente, quello proprio delle aziende pubbliche di igiene urbana, senza nessun patto integrativo e ha subito moltissime contestazioni e stop al servizio. Sapna ha scelto, invece, di applicare a tutti i suoi dipendenti il contratto del settore privato che lascia ampi margini di contrattazione. E infatti subito dopo è stato firmato un costosissimo patto aziendale capace di far intascare fino a 596 euro in più al mese a ogni addetto con una spesa totale per l`azienda di 121 mila euro al mese, 1 milione e 400 mila euro all`anno. L`integrativo prevedeva un premio di risultato che arrivava fino a 35 euro lordi mensili mentre il contratto nazionale ne prevede 12,50. Per l`indennità di turno il contratto nazionale prevede un incremento del 3,65 per cento, con l`integrativo si raggiungeva il 6 per cento. La maggiorazione per il lavoro notturno passava dal 33 per cento al 40 percento. Quellaperillavoro domenicale dai 4,12 euro del contratto nazionale ai 10 previsti dalla Sapna. Per la sostituzione senza preavviso il contratto non prevede nuovi esborsi, la società provinciale stanziava 10 euro per ogni singola gionata di ogni singolo lavoratore. Per la reperibilità si passava da 37 a 100 euro. Per il raggiungimento del posto di lavoro da 0,26 a 3 euro. Per i buoni pasto da 1 a 5 euro. Ora tutte queste maggiorazioni sono state azzerate e con esse è andata in fumo la prevista flessibilità. Angelone ha scritto alla prefettura ipotizzando che possano restare a terra fino a 200 tonnellate di monnezza al giorno e mille la domenica visto che nei giorni festivi saranno dimezzati i turni. Poi si è rivolto al ministero. Ovviamente non si possono spendere gli stessi soldi per 30 o per 200 lavoratori, ma bisognerà vedere se il governo accetterà di dare il via libera anche all`integrativo o se fermerà le retribuzioni al 2010. In attesa di una risposta i sindacatì hanno accettato di lasciare la situazione invariata per 15 giorni e hanno chiesto anche alla Provincia di scendere in campo. La giunta a giugno aveva preso atto del bilancio 2011 della Sapna muovendo contestualmente una serie di rilievi: la partecipata ha un buco nei conti di 15 milioni provocato dagli 8 milioni spesiper portare la spazzatura napoletana in giro per il mondo, dalle anticipazioni di 7 milioni e mezzo fatte nei confronti dei consorzi e dal patto integrativo. Tutte spese che fanno salire la Tarsu.

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