Roghi, class action di agricoltori

25 agosto 2012 - Annalisa Aiardo
Fonte: Giornale di Napoli

ACERRA. Dalla Tav, alle ecoballe bruciate nella piazzola 2, all`inceneritore; il sindaco sbotta: "Acerra non è la città del no, è pronta a dialogare democraticamente con chi rispetta i patti sottoscritti". Vuole chiarirlo una volta per tutte Raffaele Lettieri, anche rispetto agli organi di stampa nazionale che in questi giorni hanno dato un`immagine non veritiera delle politiche messe in atto dall`amministrazione in merito ai recenti fatti di cronaca.
Intanto, all`indomani dell`esposto in Procura per disastro ambientale, incendio doloso e responsabilità omissiva, con eventuale sequestro probatorio dell`impianto, "Città Nuove" pensa alla class action, «affinchè i nostri agricoltori ottengano un risarcimento danni da parte dei responsabili del controllo - annuncia il consigliere Antonio Laudando. Gli agricoltori sono l`anima di Acerra. Centinaia di famiglie che da anni cercano di promuovere le loro primizie sui mercati nazionali ed esteri, ma ogni volta tutto il lavoro viene annientato dagli inesorabili problemi ambientali».
«Dopo il danno . dice ancora Laudando -, si contano i terreni feriti che ora aspettano la cartella clinica da parte dell`Arpac che dovrà dichiarare se i terreni vicini sono inquinati o meno e se i prodotti coltivati possono essere messi in commercio. Come sempre, davanti a catastrofi del genere, a pagare sono i cittadini. Soprattutto coloro che vivono di agricoltura e che forse dopo questo ultimo problema difficilmente riusciranno a rialzarsi». n giorno dopo l`incendio, Laudando ha presentato un`interrogazione a sindaco e assessore all`ambiente, a cui deve ancora avere risposta. Da Facebook, invece, l`appello della locale sezione del Popolo Campano, che chiede "unità e coordinamento fra le forze politiche cittadine". Una cosa è certa. Alla luce degli ultimi scempi ambientali, l`immagine dell`agricoltura cittadina ne esce ancora più compromessa.
TAV, INCENDI E INCENERITORE: IL SINDACO REPLICA ALLE POLEMICHE «Acerra ha già scelto - ribadisce Lettieri -. Sulla Tav, già nel 2006, il consiglio comunale votò per l`attraversamento a Sud. Siamo per il sì alla Tav, ma a marzo scorso, la Regione fa sapere di voler modificare il tracciato facendo passare il treno nel centro cittadino. Il prefetto Fulvi solleva ricorso al Presidente della Repubblica. Senza chiarire i criteri del nuovo progetto, la Regione vota la delibera e firma il contratto parlando di "criticità da superare". Attendiamo ancora di sapere come voglia superarle. Altra questione, è l`inceneritore. Nel marzo 2009 - prosegue il sindaco -, il Comune sottoscrive un protocollo d`intesa che individuava ristori ambientali e interventi infr astrutturali per mitigarne l`impatto sul territorio. Del 5 agosto, è l`Accordo operativo per le compensazioni. Ma, Acerra non ha incassato un euro».
Sul rogo, Lettieri "scioglie il rosario" delle denunce inoltrate anche dalla passata amministrazione agli organi sovra comunali per far rimuovere i rifiuti stoccati nel sito gestito dalla Provincia. «Il Comune è rimasto inascoltato - incalza -. Il ministro Balduzzi ci ha dato ragione parlando di disastro ambientale. Ma, le ecoballe continuano a rimanere nelle piazzole. La Sapna, società provinciale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, adesso ha garantito maggiore vigilanza, anche grazie all`impegno del prefetto De Martino. Ma non basta. Anche noi attendiamo che si accertino le responsabilità: se dietro c`è la camorra, allora chiediamo a chi è competente di sottrarre alla malavita "le risorse" di cui si alimenta. Togliete le ecoballe stoccate in violazione delle sentenze passate in giudicato e sia fermata la camorra una volta per tutte». Che Acerra non è la "città del no", lo dimostra la disponibilità ad ospitare parte dei testi dell`Istituto italiano per gli studi Filosofci di Napoli.

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