Il vertice Riunione al ministero della Salute per le prime analisi dopo il raid di Acerra

«Diossina oltre i limiti» Chiusi due allevamenti

I casi a giugno nel Casertano. Nell`area doppio incendio di rifiuti
24 agosto 2012 - ad.pa.
Fonte: Il Mattino

Ci saranno oggi, molto probabilmente, i primi e parziali risultati dello screening avviato sugli allevamenti di bestiame situati attorno al sito diAcerra andato a fuoco sabato scorso. Analisi per verificare se il ro go dell`immondizia stoccata abbia prodotto diossina e questa, attraverso latte o carne, possa entrare nella catena alimentare umana. Perché il pericolo esiste eccome se, negli ultimi mesi, si sono registrati, su 300 campionamenti, due casi in altrettanti allevamenti casertani in concomitanza di roghi. Pericolo sventato grazie al lavoro dell`Osservatorio regionale alimentare (Orsa) presso l`Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici, il servizio veterinario della Regione e il ministero della Salute secondo una prassi ormai consolidata e codificata in questi casi. E la diossina è spuntata.
Nel biennio 2011-2012 infatti per le province di Napoli e Caserta sono stati effettuati circa 300 campioni per la ricerca di diossine e Pcb su latte e derivati, uova, carne, alimenti zootecnici, nell`ambito del Piano regionale monitoraggio diossine e Pcb, Piano nazionale alimentazione animale, Piano nazionale resi__ dui. Ebbene in due casi, sempre nel Casertano, si è dovuto procedere all`abbattimento degli animali perché la diossina era oltre i limiti. Ed in entrambii casi c`entrano i roghi di rifiuti. Sono risultati non conformi (per latte) un allevamento bovino di CastelVolturno in occasione di un rogo svilup patosi in zona ed un allevamento ovicaprino di Trentola-Ducenta. Per entrambi gli allevamenti sono stati realizzati, come da prassi consolidata, i monitoraggi di 3 chilometri, l`identificazione degli allevamenti ricadenti e la comunicazioni alle Asl competenti per i campionamenti di rito.
Lo stesso screening avviato ad Acerra i cui primi risultati si potranno avere oggi durante una riunione operativa tra i tecnici del ministero della Salute, dell`Orsa, Asl e Regione. Uno screening accurato nei 24 allevamenti della zona per rugare il dubbio che l`incendio al rogo di ecoballe di Acerra abbia causato l`ingresso della diossina nella catena alimentare. E nel malaugurato caso vietare il consumo di carne e, soprattutto, di latte dell`area interessata. «Sono preoccupato per la sciagura dei roghi in Campania, un`emergenza che deve diventare un problema nazionale», ha chiarito il ministro della Salute Renato Balduzzi che ha chiesto ai suoi tecnici di dare la massima attenzione al caso.
Da qui la necessità delle analisi nell`area di interesse afflitta da anni da decine e decine di roghi fuorilegge per ricavare rame dalla plastica. Per fortuna sono già censiti gli allevamenti secondo un protocollo del giugno scorso: sono 24 tra cavalli, suini, ovocaprini, bufale e di tipi avicolo. Priorità assoluta, è chiaro, per gli ultimi tré tipi perché tramite latte e uova la diossina può finire facilmente nella catena alimentare umana, ubito dopo priorità alle colture di frutta ed ortaggi.
Occorre sventare qualsiasi dubbio, è l`ordine di scuderia nella speranza che non si rilevi la presenza di diossina. Perché se le analisi daranno esito positivo (ma occorrerà attendere almeno un altro paio di settimane), un`ordinanza interverrà per vietare l`uso dei prodotti alimentari, verrà ordinato l`abbattimento dei capi infetti e le analisi saranno approfondite allargando il raggio di 3 chilometri preso sinora in esame.

Powered by PhPeace 2.6.4